Assegno unico universale, in Puglia presentate 150mila domande: solo un quarto della platea

Assegno unico universale, in Puglia presentate 150mila domande: solo un quarto della platea
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Martedì 22 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 13:55

Si può definire la grande novità del 2022 per le famiglie poiché sostituisce e ingloba diverse misure tra cui gli assegni familiari, l’assegno di natalità o il premio alla nascita. La prima scadenza arriva tra poco meno di una settimana, il 28 febbraio. Ma non sarà vincolante perché il percorso dell’assegno unico - proprio per non lasciare nessun fruitore indietro rispetto ai tanti mutamenti - è una sorta di step to step. Anche in Puglia avrà effetti considerevoli: la platea interessata è di 793mila tra bambini e ragazzi e sono circa 580mila le famiglie a poter richiedere il sussidio.

I numeri 

I dati aggiornati ad oggi dell’Inps scorporati da quelli nazionali tracciano questi numeri per la nostra regione: sono state presentate 150.740 domande di assegno unico per un totale di 250.234 figli. L’Istituto ha ricevuto invece a livello nazionale 2.280.705 domande di assegno unico per un totale di 3.801.040 figli.

Le cifre aiutano a disegnare il quadro di una misura che si rivela determinante per i nuclei famigliari a maggior ragione in un periodo storico come questo tra rincari bollette e impennate dei prezzi.

L’assegno unico è una piccola rivoluzione in primis per un passaggio determinante: non è il datore di lavoro che calcola detrazioni o surplus ma è il singolo cittadino che deve fare domanda all’Inps (direttamente o tramite patronato).

A chi si rivolge

Ricapitolando: il bonus spetta a tutti i nuclei indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza) in cui sono presenti figli minorenni. È attribuito anche sui maggiorenni, fino al compimento dei 21 anni di età, ma solamente al ricorrere di determinate condizioni; nel caso dei figli a carico con disabilità, invece, non ci sono limiti di età per percepire l’assegno. La ratio è la semplificazione e il potenziamento dei sostegni alla famiglia: non ci sono limiti di reddito ma dalla condizione economica dipende comunque l’importo del beneficio.

L’importo che si ottiene è legato all’Isee ma se non si allega si ha diritto comunque, facendo la domanda, a 50 euro per ogni figlio. Resta fermo che per le domande inoltrate entro il 30 giugno saranno riconosciuti gli arretrati a partire dal mese di marzo. A partire dal mese di marzo, in attuazione della normativa, cesseranno quindi le prestazioni attualmente erogate in busta paga o con la pensione per il nucleo famigliare e le detrazioni fiscali relative. L’assegno unico sostituisce tutte le altre prestazioni e sarà erogato da Inps sull’iban indicato dal richiedente. Per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza l’assegno verrà versato in automatico sulla carta RdC, senza bisogno di inoltrare alcuna domanda.

Come presentare le domande

La domanda può essere presentata attraverso: il sito internet www.inps.it (con accesso diretto al servizio in evidenza tramite Spid, Carta di Identità Elettronica 3.0 o Carta Nazionale dei Servizi); il numero verde 803.164 o il numero 06 164.164; gli enti di patronato; le sedi Inps più vicine. Da ieri inoltre è operativo il sito www.assegnounicoitalia.it dove potranno essere reperite tutte le informazioni sul nuovo strumento che riguarda 7 milioni di famiglie per 11 milioni di figli.

Come detto, dalla Puglia sono arrivate più di 150mila domande, nella maggior parte grazie all’ausilio del patronato (83.714). L’importo dell’assegno può arrivare fino a 175 euro mensili e viene determinato sulla base dell’indicatore di situazione economica equivalente: il diritto all’assegno scatta già al settimo mese di gravidanza per i nati a partire dal primo marzo.

Secondo uno studio dell’Ordine nazionale dei consulenti del lavoro, per una giovane madre single con un figlio minore di 3 anni e con un reddito di 28.300 euro (e un Isee di poco meno di 12.000 euro), il beneficio annuo stimato è di 1.092,44 euro. Con Isee fino a 7 mila euro, l’assegno mensile è di 167,5 euro a figlio, per le famiglie con almeno 3 figli minori l’importo sale a 217,8 euro per ciascun figlio. All’aumentare dell’Isee, infine, l’importo dell’assegno diminuisce: con oltre 40 mila euro il beneficio spetta in misura minima. Ma, secondo le stime, il 77 per cento delle famiglie avrà vantaggi: un piccolo aiuto rispetto al boom dei prezzi che sta mettendo in ginocchio tanti cittadini.

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