Ieri l’ultimatum di Di Maio, oggi l’annuncio di Salvini: Conte ha rinunciato all’incarico. Il governo gialloverde, almeno per il momento, resta fermo ai box. In meno di 24 ore, Terni è stata al centro del un risiko che travalica i confini italiani, per arrivare fino a Bruxelles, passando per la Germania. «Pochi minuti fa - ha tuonato Salvini circondato da oltre un migliaio di persone in piazza Tacito - il presidente del consiglio che avevamo individuato noi è uscito dal Quirinale dicendo che rinuncia all’incarico perché c’è stato messo il veto il no un ministro che ha il torto di aver difeso troppo gli interessi degli italiani e di aver contestato l’euro e l’unione europea che è semplicemente verità a questo punto la parola non può che tornare agli italiani, che faccio giustizia».
«Probabilmente ha aggiunto Salvini - sarebbe stato più comodo portarsi a casa cinque, sei, sette ministri, e da domani sfregarsi le mani.