Stress da rientro dalle ferie? «Più pause e nuovi obiettivi»

Stress da rientro dalle ferie? «Più pause e nuovi obiettivi»
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Martedì 27 Agosto 2019, 14:41
Per molti le ferie volgono al termine. Rientrare al lavoro, si sa, dopo le sfrenate vacanze estive, è sempre un'impresa titanica per la nostra mente, ma anche per il nostro corpo: umore deflesso, angoscia e astenia possono rallentare le nostre attività quotidiane. Riabituarsi ad una routine persa durante le settimane di pausa può risultare faticoso. Ma dagli psicologi di Puglia arriva un consiglio per evitare lo stress da rientro.
«Bisogna rientrare gradualmente al lavoro». È l'invito del presidente dell'Ordine degli Psicologi di Puglia, Antonio Di Gioia, per il quale è «meglio ritagliarsi ancora momenti all'aria aperta o prendersi qualche pausa per evitare i primi stress».
«Riprendere consapevolezza delle proprie responsabilità e ritrovare la giusta concentrazione al lavoro può contribuire ad una sensazione di spossatezza fisica e mentale che può durare pochi giorni, ma anche alcune settimane, specialmente per le persone che amano meno il proprio lavoro - sottolinea il presidente Di Gioia -. È ciò che gli anglosassoni chiamano Post Vacation Blues, una sindrome da rientro molto comune. Non c'è da preoccuparsi. Rientrare con il sorriso ed evitare di perdere le energie ancor prima di iniziare si può».
Per ritrovare l'equilibro perfetto bastano pochi accorgimenti. «Innanzitutto, concentrare la positività e l'energia accumulata durante le ferie, considerare la vacanza finita come scorta di buonumore e periodo di ricarica e non come esperienza finita per cui provare nostalgia. Se possibile - aggiunge il presidente dell'Ordine - è meglio rientrare qualche giorno prima per riabituarsi alla quotidianità ed evitare lo shock nel passare immediatamente dal luogo di vacanza a quello di lavoro. Al ritorno dalle vacanze, spesso, ci si trova con molto lavoro da recuperare: basta accettarlo».
Il benessere psico-fisico passa anche per gesti pratici, come sottolinea la dottoressa Anna Gasparre, consigliera dell'Ordine: «Non meno importante è ritagliarsi spazi per stare all'aria aperta, per ritrovare alcuni degli elementi rigeneranti provati in vacanza. Non dobbiamo sottovalutare gli effetti benefici della luce del sole e delle passeggiate. Bisogna evitare quindi di rinchiudersi in casa e in ufficio. Fissare nuovi e piacevoli obiettivi come una cena con gli amici o una giornata fuoriporta può aiutare ad allontanare i pensieri negativi e crea l'attesa gioiosa per un evento che sappiamo già essere rigenerante».
Mai lasciarsi pervadere dal panico quando dovesse sopraggiungere la tristezza, Non bisogna confondere la normale tristezza da rientro con uno stato depressivo vero e proprio, è solo una tristezza temporanea. Può anche durare qualche settimana ma si risolve una volta rientrati a pieno ritmo nella routine della propria vita conclude il presidente Di Gioia.
Intanto, a proposito di vacanza, tra giugno e agosto gli italiani hanno speso per le vacanze estive complessivamente 25,4 miliardi di euro, con una crescita del giro d'affari del +5% rispetto al 2018. Lo afferma il Codacons segnalando come, rispetto al periodo della crisi economica, il numero di cittadini che si è concesso una vacanza è aumentato del +41% rispetto a 10 anni fa. 34,5 milioni di italiani sono partiti tra giugno e agosto, generando un giro d'affari complessivo pari a 25,4 miliardi di euro. Tra le destinazioni favorite del nostro paese, la Puglia si conferma in cima alle preferenze degli italiani, all'estero la Grecia. La Puglia è stata scelta dal 21% delle famiglie, seguita da Sicilia, Toscana e Liguria. Tra le mete estere, invece, Grecia sempre in pole position (30%), seguita da Croazia (25%) e Spagna (19%) - conclude il Codacons. Per quanto riguarda le mete di villeggiatura anche quest'anno il 70% degli italiani ha scelto il mare, e circa il 60% dei vacanzieri è rimasto in Italia.
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