Ondata di furti nei cimiteri, i vigili mettono le foto-trappole

I cartelli che avvisano della presenza di telecamere
I cartelli che avvisano della presenza di telecamere
di Brando Fioravanzi
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Venerdì 26 Febbraio 2021, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 08:25

TREVISO Nuove foto-trappole e una vera e propria task force di agenti, anche in borghese, che da oggi pattuglierà i cimiteri trevigiani. Questo quanto deciso dal comandante della polizia locale di Treviso, Andrea Gallo, a seguito delle innumerevoli segnalazioni che in queste settimane continuano ad arrivare negli uffici di via Castello d’Amore. Nel mirino sono difatti finiti i furti di fiori e vasi dai campisanti cittadini, un fenomeno certamente non nuovo ma che negli ultimi giorni ha visto un incremento tale da preoccupare anche il comando della polizia locale.
LE CONTROMISURE
«Nelle ultime settimane sono nettamente aumentate le segnalazioni di furti ai danni delle tombe dei nostri cimiteri - spiega il Comandante Andrea Gallo – Proprio per questo motivo abbiamo deciso di intensificare immediatamente i controlli e di utilizzare il metodo delle foto-trappole, uno strumento che si è già rivelato molto valido nel combattere giorno dopo giorno gli eco-vandali. Questa volta, però, vogliamo utilizzare le telecamere per sorprendere chi ruba in cimitero». I controlli, che saranno fin da subito serrati, verranno comunque prontamente comunicati in maniera chiara alla cittadinanza attraverso il posizionamento di appositi cartelli informativi che segnaleranno la presenza di un sistema di controllo da remoto volto a individuare possibili furti. La cartellonistica, nella mattinata di giovedì, è stata quindi subito posizionata ai diversi ingressi del cimitero comunale di San Lazzaro, ma nei prossimi giorni sarà la volta anche di quelli di Santa Bona, Monigo e Canizzano. «Molto spesso i cittadini ci segnalano, ormai delusi ed esasperati, veri e propri furti ai danni delle lapidi dei propri cari – chiosa Gallo – Forse, chi li commette non si rende conto che le sanzioni penali previste in casi come questi sono davvero pesanti visto che si tratta di evidenti comportamenti penalmente perseguibili». Non solo fiori o piante che vengono spostati da un vaso all’altro come nulla fosse, ma nelle segnalazioni dei cittadini risultano anche furti di piccoli oggetti o cimeli di famiglia in precedenza posti sulle tombe a ricordo di un caro defunto.
LE PROTESTE
Ad ogni episodio che si ripete, puntualmente esplodono dunque rabbia, sdegno e dolore per un gesto considerato vile ed immorale, soprattutto quando al centro finiscono coloro che non sono più al nostro fianco. In un luogo dove dovrebbe regnare il rispetto assoluto, questi gesti ledono l’animo umano in un momento di massima fragilità. Spesso, inoltre, la tendenza è quella di attribuire la colpa ai poveri o agli emarginati ma poi, puntualmente, a finire nei guai sono persone distinte ed insospettabili, a volte anche anziane. In ogni caso, con questa nuova task-force la Polizia Locale si è posta l’obiettivo di far desistere chi ruba fiori e altri oggetti dalle tombe, nella speranza che la presenza intensificata nei cimiteri da parte degli agenti del Nucleo di Contatto urbano, sia a piedi che in borghese, possa permettere di individuare i responsabili così da affidarli alla giustizia.

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