Profughi nell'area Expo, Sala: "La Regione
non può lavarsene le mani"

Profughi nell'area Expo, Sala: "La Regione non può lavarsene le mani"
di Simona Romanò
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Venerdì 8 Luglio 2016, 09:56
Sono 150 i profughi che per primi saranno ospitati nel campo base di Expo: soluzione provvisoria per l'emergenza umanitaria che sta mandando in tilt la rete dell'accoglienza milanese. Arriveranno 75 provenienti dal centro di Bresso gestito dalla Croce Rossa e 75 richiedenti asilo politico, ora ospitati nelle strutture comunali.

La macchina è in moto dopo l'ok del ministro dell'Interno Angelino Alfano. Lo ha confermato ieri il sindaco Giuseppe Sala al termine del vertice in prefettura, e prima di un faccia a faccia con Stefano Parisi, leader dell'opposizione, il quale ha ribadito il proprio no alla soluzione: «Milano con generosità fa la sua parte - ha detto Sala -. Cercheremo in fretta di aprire le porte dei container che sono sempre stati funzionanti. Sono uno sfogo importante, ma nessuno di noi sa quanti saranno i nuovi arrivi». 

A chi gli ricorda che la Regione del leghista Roberto Maroni è in totale disaccordo, replica: «Il problema è all'origine, perché c'è un accordo Stato-Regione, quindi la Regione non può lavarsene le mani. Quando si accetta che il 14% dei migranti arrivino in Lombardia l'emergenza esplode». L'ondata estiva preoccupa davvero, perché i flussi non cesseranno. «Bisogna prepararsi ad avere ancora più spazi», ha avvertito Sala, chiedendo proprio un tavolo con Pirellone e Governo per predisporre un piano.

Intanto la Milano solidale si attrezza: «Sarà disponibile Cascina Cuccagna con 20 posti - ha dichiarato Alberto Sinigallia presidente della Fondazione progetto Arca - da ieri anche la Casa della Carità ha messo a disposizione 30 brandine ed entro sabato 30 saranno allestite al Memorale della Shoah». Mentre il Comune pensa di attrezzare l'ex biblioteca di via San Marco. 

Intanto, il segretario della Lega e consigliere comunale Matteo Salvini stamattina sarà in visita proprio al campo base Expo. 
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