A 15 anni inventa una rivoluzionaria protesi del cuore: il baby medico Giuseppe fra i 100 più influenti secondo Forbes

A 15 anni inventa una rivoluzionaria protesi del cuore: il baby medico Giuseppe fra i 100 più influenti secondo Forbes
di Azzurra CONVERTINO
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Domenica 2 Febbraio 2020, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 13:21
Sono cento, secondo la classifica di Forbes, i leader italiani del futuro sotto i 30 anni.
L' edizione italiana del mensile americano ha scovato i giovani che con il loro talento stanno contribuendo a ridisegnare il mondo del business, dello sport, della cultura e dell'intrattenimento. Tra i selezionati, ci sono volti noti dello spettacolo come Lodovica Comello, della musica (Ultimo, Mahmood), influencer - Valentina Ferragni- o fondatori di startup come Giuliano Calza e il fratello Giordano.

Nel settore salute, il nome che salta agli occhi è quello di un giovanissimo di Fragagnano, in provincia di Taranto, Giuseppe Bungaro, 19 anni di cui già 4 passati a lavorare al suo progetto: un nuovo tipo di protesi vascolare. Si tratta di uno stent ideato con un materiale biocompatibile e per questo in grado di ridurre le complicanze post operatorie di un'angioplastica. «Ritengo che - ha detto il giovane ricercatore a Forbes - le nanotecnologie siano la frontiera del futuro e che la ricerca debba spostare i suoi orizzonti verso questa nuova e affascinante frontiera». E infatti, l'ultimissima novità è la sua partecipazione all' Expò 2020 di Dubai. L' invito è arrivato dal professore della Cattolica di Roma Emanuele Caroppo. Quest'anno il tema centrale della fiera è proprio la tecnologia e l'avanzamento nei vari settori per cui il docente ha ritenuto fosse importante portare il progetto dello stent all'attenzione del mondo.

«Questo mi ha un po' sconvolto - ha confessato Giuseppe Bungaro - proprio un bell'inizio del 2020». Ed è davvero un bell'inizio se, tre settimane fa, grazie ad un intervento, ha sconfitto la sua patologia. «Finalmente sto bene» ha detto pieno di gioia. La sua passione per la cardiologia nasce da problematiche familiari che lo hanno colpito anche in prima persona. Con la patologia conviveva da un po', da quando i suoi studi medici da autodidatta erano già cominciati. A soli 15 anni infatti ha avviato una collaborazione con un importante gruppo che opera nell'ambito cardiologia interventistica e della cardiochirurgia. Tre anni dopo ha vinto la competizione nazionale “I giovani e le scienze”, è stato all'Expo-Sciences Europe, ha conquistato la medaglia d'oro alle Olimpiadi internazionali dei progetti scientifici di Istanbul e nel 2018 è stato inserito tra le 100 Eccellenze Italiane. A novembre gli è stato conferito il premio internazionale “what's up Giovani Talenti” per la ricerca scientifica.

Tra tutti i riconoscimenti, quello di cui va particolarmente orgoglioso, è l'essere stato nominato Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. «Penso che sia fantastico - ha confessato - pensare che la nostra nazione punti molto sui giovani e non ritengo che sia solo un mio risultato, ma è il frutto di tanto lavoro portato avanti dalla mia famiglia e dai medici che hanno creduto in me». Due grandi professionisti della medicina hanno avuto la capacità di riconoscere le sue potenzialità e collaborare con lui: Fausto Castriota dell'Humanitas di Bergamo e Luigi Specchia, cardiochirurgo al Città di Lecce Hospital. A Forbes, Giuseppe ha affidato anche i suoi desideri per il domani:«Ho tanti progetti per il futuro, ma penso che abbiano tutti un unico denominatore: la salute del prossimo».
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