Un portale intarsiato, statue di pietra avvolte dai rampicanti, una piscina scavata nella roccia alimentata da un ruscello oggi secco e poi scale, vari motti in stile antica dimora nobiliare dimenticati sulle pareti. È lo scenario mozzafiato che può capitare di incontrare se ci si addentra per le campagne della Valle della cupa.
È qui che tra le numerose ville in stato di abbandono, prima tra tutte la monumentale Villa Cerulli, testimoni dell'opulento passato latifondista del territorio, sorge questo piccolo gioiello. La casa non è antica come sembra ma il suo giardino, che strizza l'occhio al gusto eclettico di fine ottocento, è da sogno. Il luogo si trova nel cuore meno battuto della "valle", tra i comuni di Arnesano, Monteroni e Copertino, e risale alla metà del 1900. Ora a proteggerla c'è un muro di cinta e anche un servizo di guardiania, visto che in passato l'immobile era stato vandalizzato.
Fino all’estate del 2004 è stato un “luogo vivo” in cui si sono tenuti eventi culturali, feste, ritrovi conviviali.
Nonostante l'impegno per strapparla all'abbandono, la villa oggi si presenta sognante e solitaria, con la natura che ha ricoperto i viali di rami, foglie e radici, come in una favola, dove il tempo si è fermato e tutti sono addormentati per un incantesimo. Nella mappa delle ville, case e masserie dormienti, luoghi di culto per appassionati ma anche patrimonio del paesaggio rurale, questa misteriosa abitazione ha alcune caratteristiche che la rendono poetica e suggestiva. I fregi e l'aspetto del portale, che sale lungo una scalinata, sembrano l'accesso a La Città incantata, film Oscar di Miyazaki, invece siamo nel Salento.
Le foto sono di Massimo Rimini.