Università, nuove aule: da via Brenta 480 posti a sedere

Le lezioni potranno partire già a marzo. Gli spazi erano inutilizzabili dal 2019 dopo alcuni cedimenti

Università, nuove aule: da via Brenta 480 posti a sedere
di Mattia CHETTA
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Venerdì 10 Febbraio 2023, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 09:25

A Lecce riaprono le aule universitarie di via Brenta e 480 posti a sedere tornano nuovamente a disposizione degli studenti. Dal prossimo semestre le lezioni cominceranno la prima settimana di marzo gli studenti iscritti ai corsi afferenti al Dipartimento di Scienze Umane e Sociali torneranno a frequentare nuovamente due aule su tre dell'edificio. A conti fatti 480 posti a sedere a fronte dei 600 disponibili.

Porte nuovamente aperte, quindi, per gli spazi universitari inutilizzati dalla primavera del 2019 quando le associazioni studentesche denunciarono la caduta di parti di intonaco e copri ferro, costringendo la governance dell'ateneo guidata dall'allore rettore Vincenzo Zara a chiudere le aule e spostare le attività didattiche da via Brenta in altre sedi UniSalento.

E ciò allo scopo di tutelare l'incolumità di docenti e personale.

La riapertura

A quattro anni di distanza e a interventi di manutenzione ultimati, via Brenta riapre. Soddisfazione per il direttore di Adisu Lecce, Antonio Palmiotta: «Abbiamo restituito le aule di via Brenta ad UniSalento perché i lavori sono stati conclusi. Lo facciamo adesso perché, tra i ritardi dovuti al Covid e le criticità legate alla carenza del materiale, si è registrato un ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale del cantiere. Ora però siamo pronti». Soddisfazione anche da parte di UniSalento. «Nel polo urbano ha commentato nelle scorse ore la prorettrice, Maria Antonietta Aiello , ma anche in quello extraurbano, è senz'altro un vantaggio avere a disposizione aule aggiuntive. Per noi è un risultato importante perché garantiamo più spazio agli studenti e risolviamo qualche problema legato all'offerta della didattica. Un risultato più che positivo dunque».

A intervenire anche il sindacato studentesco Link Lecce con la soddisfazione manifestata per gli investimenti strutturali in programma in relazione al polo urbano. «Ogni anno rammenta Ludovico Mordos dell'esecutivo di Link siamo costretti a vivere situazioni insostenibili, dovute soprattutto al sovraffollamento delle aule. Criticità che molto spesso limita il nostro diritto di seguire le attività didattiche. Ci auguriamo che la ristrutturazione dell'edificio Codacci Pisanelli e la riapertura delle aule di Via Brenta possano quantomeno limitare i disagi riscontrati durante il primo semestre dell'anno accademico e auspichiamo continua Mordos un'organizzazione efficiente in termini di distribuzione delle attività didattiche, affinché gli studenti non patiscano nuovamente disagi».

Gli iter per le nuove strutture

Proseguono intanto gli iter procedurali per rendere più nuove e sicure le strutture universitarie. Coi fondi del Piano per il Sud (50 milioni di euro circa) verrà avviata la riqualificazione di circa il 47% della superficie del patrimonio immobiliare complessivo dell'ateneo, pari a circa 188mila mq; assieme agli interventi già eseguiti e in programmazione nelle aree di Studium e Sperimentale Tabacchi, coinvolgerà tutti i Dipartimenti e la gran parte degli spazi dedicati alla didattica e alla ricerca dei poli urbano ed extraurbano. Alcuni cantieri sono stati aperti già nei mesi scorsi, come l'edificio ex Gil e quello della sede storica dell'Università del Salento, il Codacci-Pisanelli. In questo caso è stato completato il progetto esecutivo e nelle prossime settimane si avvierà la cantierizzazione. Un altro intervento già avviato, che riguarda il polo extraurbano, è quello di Villa Tresca. Qui UniSalento ha previsto il rifacimento delle reti fognarie, il rifacimento degli impianti di illuminazione e la sistemazione degli esterni, oltre alla ristrutturazione di un nuovo impianto di padel e tennis e la ristrutturazione di tre palazzine di Villa Tresca. Nel complesso Ecotekne, invece, è stato realizzato il presidio sanitario. Per alcune proposte il progetto esecutivo è stato già completato, per altre invece l'Ateneo sarebbe al lavoro per raggiungere in tempi brevi le fasi terminali prima di procedere alla cantierizzazione.

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