Un'auto investe il meticcio del paese: caccia al killer del cane “Biondo”

Un'auto investe il meticcio del paese: caccia al killer del cane “Biondo”
di Matteo CAIONE
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Venerdì 7 Giugno 2019, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 21:12
Orrore e sgomento a Monteroni. Investe con l'auto un cane che dorme e lo uccide. E le immagini catturate da una fototrappola installata dagli animalisti non lascerebbero molti dubbi: si tratterebbe di un gesto intenzionale e disumano. Una scena da brividi: un fatto che destra ribrezzo. Il brutale e vergognoso episodio è accaduto mercoledì sera, un quarto d'ora prima di mezzanotte: un suv nero (forse una Jeep) ha schiacciato con la ruota anteriore sinistra un cane di quartiere che era disteso sul piazzale privato antistante all'ingresso di un deposito di bombole di gas, all'incrocio tra via Copertino e via De Filippo. Il povero cagnolino si chiamava Biondo. E insieme ad altro randagio di nome Gino, scampato fortunatamente alla barbarie dell'altra notte, era accudito dai proprietari dell'attività e dagli animalisti. Quando il conducente ha messo in atto l'orribile gesto, in preda a chissà a quale folle movente, la bestiola dormiva per terra, ben lontana peraltro dalla carreggiata. Chi era al volante ha fatto manovra: ha preso le misure ed ha travolto lentamente il cane. Poi lo ha schiacciato di nuovo facendo retromarcia. All'alba di ieri, i proprietari del deposito hanno trovato la bestiola ormai senza vita. Biondo è morto per l'emorragia interna dovuta allo spappolamento dell'intestino. Se l'azione fosse intenzionale, così come al momento appare, si tratterebbe di un reato che prevede fino a due anni di reclusione. Le indagini sono affidate ai carabinieri della stazione di Monteroni.

In queste ore gli attivisti dell'associazione L'impronta formalizzeranno in procura la loro denuncia. Nell'esposto ci sarà il video integrale di quello che è accaduto. E il primo obiettivo degli inquirenti sarà quello di estrapolare dalle immagini il numero di targa del suv. Intanto, la polizia municipale si è attivata per visionare le telecamere comunali presenti nei pressi del vicino incrocio semaforizzato. Un'azione rivolta contro i proprietari del deposito che amavano quel cane e che negli anni scorsi hanno subito altre intimidazioni come un tentativo di incendio? È un'ipotesi che non viene scartata. Ma al momento la pista principale sembra un'altra. Chi ha ucciso il cane non sapeva probabilmente della presenza della fototrappola installata proprio dagli animalisti. «La bestiola dava fastidio a qualcuno? Biondo e l'altro cane - spiega Laila Manca, responsabile dell'Impronta - erano già stati investiti più volte riportando diverse fratture, l'ultimo caso due mesi fa. Li abbiamo sempre curati, rimessi sul posto e accuditi insieme ai titolari dell'attività commerciale. Quindi, per vederci chiaro su questi episodi sospetti abbiamo piazzato i sistemi automatici di ripresa proprio lì. In un primo momento abbiamo pensato ad un'azione accidentale, ma le immagini parlano chiaro. La vettura ha puntato il cane ed è transitata nei paraggi sia prima che dopo aver compiuto quell'orrore. Andremo avanti fino in fondo per chiedere giustizia. Quello che è successo è un affronto alla civiltà».
 
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