Salento, casette "abusive" nel camping: sequestrate anche tettoie e due strutture

Il camping interessato al sequestro
Il camping interessato al sequestro
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Sabato 5 Novembre 2022, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:28

Case mobili, tettoie e altri due manufatti privi delle autorizzazioni: a Torre San Giovanni, marina di Ugento,e precisamente nel camping Riva di Ugento i finanzieri hanno sequestrato le casette, tutte doteta anche di veranda e denunciato per lottizzazione abusiva il legale rapresentante della struttura ricettiva.

Nel dettaglio si tratta di 194 casette “Mobile Home”, 25 tettoie e 2 manufatti, privi - questa l'accusa - delle autorizzazioni paesaggistiche e di valutazione di incidenza ambientale.

Nel parco naturale

Il camping, che si estende per oltre 31 ettari, si trova nel Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”, nella “zona 1”, di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e/o storico-culturale, caratterizzata dalla presenza del sistema dunale, delle zone umide, di solchi erosivi, boschi e vegetazione spontanea”, sottoposta a numerosi vincoli stringenti.

Casette con tutti i confort

L’area interessata dal sequestro risulta gravata 8.784 metri quadrati di copertura derivante dalle casette corredate di verande e da 727 metri quadrati di tettoie e altri manufatti privi - siamo sempre sul fronte degli inquirenti - di permesso. Le strutture, di sei differenti categorie, fornite di ogni comfort, sono risultate tutte connesse stabilmente alla rete idrica, fognante, elettrica e dotate di climatizzazione, nonché tutte collegate da una capillare rete viaria interna.

Sigilli a 68mila metri quadrati di strutture

Quanto rilevato è stato segnalato dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Casarano che ha proceduto al sequestro convalidato dalla Procura della Repubblica di Lecce. In seguito il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo della parte della struttura turistica interessata dall’insediamento abitativo pari a 67.900 metri quadrati. Nei confronti del legale rappresentante della struttura ricettiva, l’autorità giudiziaria ha ipotizzato il reato di lottizzazione abusiva e di inquinamento ambientale per aver compromesso il sottobosco con la realizzazione delle predette opere.

La proprietà

«Il sequestro preventivo, disposto dal Tribunale di Lecce, delle case mobili installate nel nostro camping si fonda su un’interpretazione di un complesso quadro normativo, caratterizzato dalla sovrapposizione di disposizioni nazionali e regionali e da una forte evoluzione impressa negli ultimi anni dal legislatore proprio per sostenere lo sviluppo di questa tipologia di strutture ricettive», sostiene la proprietà attraverso un comunicato stampa. «In tale quadro normativo, la Riva di Ugento Spa ha installato le case mobili dedicando costantemente la massima cura nella difesa e valorizzazione del patrimonio paesaggistico e naturale della nostra pineta, impegno quest’ultimo che ha sempre contraddistinto il nostro operato nei 50 anni di conduzione del camping. Nel rispetto dei reciproci ruoli, ci confronteremo con la Procura per fornire tutti i necessari chiarimenti e la massima collaborazione per la soluzione della vicenda anche a salvaguardia dell’occupazione, che tra diretta ed in diretta supera in stagione le 150 unità, dell’azienda e dell’importante favorevole impatto che la stessa genera sull’economia del territorio».

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