Condannato a due anni e mezzo di reclusione l'ex sindaco di Tricase, l'ingegnere Antonio Coppola, 68 anni, con l'accusa di non avere dare seguito all’ordinanza del giudice del lavoro di riassegnare a Luigi Muci l’incarico di comandante della polizia locale del Comune di Tricase. La sentenza dei giudici della seconda sezione panale del Tribunale di Lecce (presidente-relatore Pietro Baffa, a latere Bianca Maria Todaro e Silvia Saracino)
riguarda l'ipotesi di reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice per non avere applicato l’ordinanza del 24 aprile del 2017 del giudice del lavoro e quella collegiale dell’8 giugno dello stesso anno che respinse il reclamo presentato dall’ingegnere Coppola.
Un anno di reclusione la pena invocata dal pubblico ministero Alessandro Prontera, l'assoluzione è stata chiesta dall'avvocato difensore Francesco Galluccio Mezio. L'ex comandante Muci si è costituito parte civile con l'avvocatessa Alessandra Musardo ed ha ottenuto il riconoscimento del risarcimento da quantificarsi nel processo civile.
I fatti
Secondo l'accusa l'ingegnere Coppola aveva sostenuto di non potere dare seguito alla decisione dell’autorità giudiziaria poiché il mandato di sindaco era in scaduto. Traccia di questo orientamento è il provvedimento sindacale del 21 giugno 2017, citato nel capo di imputazione. Sentito in aula nel corso del processo, Muci ha riferito che l'allora sindaco lo volle demansionare per poi non rinnovare l'incarico perché lui non aveva annullato una contravvenzione stradale che gli aveva comminato ed inoltre non aveva dato parere favorevole all’occupazione di suolo da parte di esercizi di bar-ristorazione, sul fondato presupposto che fossero ubicati in intersezioni stradali o curve. E, quindi, in zone pericolose per la circolazione. Il sindaco invece insisteva perché lui rilasciasse parere favorevole adducendo che era un periodo di crisi.