Mondo della politica in lutto: morto Camillo Macrì, storico dirigente comunista e già consigliere regionale

Mondo della politica in lutto: morto Camillo Macrì, storico dirigente comunista e già consigliere regionale
di Pierangelo TEMPESTA
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Domenica 7 Aprile 2024, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 18:59

Il mondo politico pugliese saluta Camillo Macrì, storico dirigente comunista, consigliere regionale per due consiliature, morto ieri a Lecce all'età di 80 anni. I funerali si svolgeranno domani - lunedì 8 aprile - alle 10 nella sua Taviano: la camera ardente è stata allestita nel palazzo marchesale.

In politica sin da ragazzo, di Macrì si ricordano soprattutto le lotte a favore della classe contadina e operaia, soprattutto quella impiegata nel mondo della coltivazione e della raccolta del tabacco, contro lo sfruttamento della manodopera, per la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Macrì è stato consigliere regionale dal 1990 al 1995 e poi dal 1995 al 2000 con il Pds. Ha ricoperto anche il ruolo di consigliere comunale a Taviano. Si è interessato, tra le altre cose, soprattutto di agricoltura, lavoro, sanità, mobilità, consorzi di bonifica, rapportandosi con la politica nazionale per gli interessi dei lavoratori pugliesi e instaurando rapporti basati sul confronto civile e democratico con gli avversari politici. È stato anche il fautore di quel grande progetto di sviluppo del territorio noto come “Area Sistema Casarano”. Definito da tutti un grande maestro della politica, sapeva leggere tra le righe degli avvenimenti e nessun aspetto legato al territorio sfuggiva alla sua analisi. Tanti giovani politici lo hanno riconosciuto e lo riconoscono come il proprio maestro. Sotto la sua guida nelle sedi di partito sono cresciuti politicamente, solo per fare alcuni nomi, Sandro Frisullo, Ernesto Abaterusso, Antonio Maniglio.

Il ricordo dei "compagni"

Macrì lascia la moglie Carmela e i figli Alessandra, Annunziata e Maurizio. In tanti, in queste ore, gli stanno rendendo omaggio, anche sui social, con ricordi legati alla militanza politica o semplicemente con un «Ciao compagno».

“Camillo Macrì è stato un simbolo della sinistra salentina che ha attraversato pezzi di storia e di lotte, che ha insegnato a molti di noi come fare politica e come stare nelle istituzioni, ma che non ha mai dimenticato i valori dell’unità e della democrazia”. Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha espresso il cordoglio a suo nome e della Regione Puglia per la scomparsa oggi di Camillo Macrì,

«Camillo Macrì - commenta Salvatore Piconese - è stato un esempio di militanza, di impegno politico e di coraggio inesauribile. È stato un dirigente politico animato da un amore infinito per il Mezzogiorno e per le masse popolari». «Io bimbetto - è il ricordo commosso dell'assessore ai Lavori pubblici di Taviano, Marco Stefano - felicissimo ti aspettavo, come oggi i bimbi aspettano Babbo Natale, i genitori che cercavano invano di mandarci a letto a dormire, l'adrenalina era a mille e impazzivo quando le trombe acustiche montate sul tettuccio della Fiat 127 di Giuseppe, urlavano: Compagni, compagne questa sera il compagno Camillo Macrì concluderà la campagna elettorale in via Martiri del Risorgimento.

Una lampadina accesa, il microfono collegato alle casse e via, trasmetteva come un fiume in piena la sua immensa passione per la politica. Io e i miei amici e vicini di casa buttavamo petali dei fiori (che in quel periodo abbondavano) rigorosamente rossi, una vera festa».

«Grazie Camillo per la Tua grinta, la Tua passione e per il Tuo forte senso di appartenenza che è stato, è e sarà il nostro faro guida», scrive su Facebook il segretario del Pd di Taviano Alberto Longo. «Per buona parte degli anni '80 e '90 - sono le parole dell'ex sindaco di Sannicola, Pippi Nocera - ho collaborato con il compagno Camillo Macrì su molti temi che afferiscono alla crisi e alla trasformazione agricola del Salento, in particolar modo dell'area jonico-salentina. Le ripetute crisi legate al mercato delle patate, alla inefficienza dei consorzi di bonifica, dell'arretratezza del sistema della logistica, ai meccanismi a volte inquietanti delle agenzie pubbliche, l'esaurirsi della questione bracciantile con la sua evoluzione sociologica legata alla trasformazione della del comparto».

Il ricordo di Fitto

"Ho conosciuto Camillo Macrì in Consiglio regionale appena eletto. Abbiamo trascorso due legislature su posizioni  politiche alternative. Ricordo le sue battaglie in modo particolare sui temi della nostra agricoltura. Eravamo politicamente distanti, ed abbiamo avuto contrapposizioni politiche nette su idee e soluzioni, ma tra di noi non è mai mancata la stima, il rispetto e anche una sincera amicizia nel corso degli anni. Lo ricordo con affetto. Porgo le mie condoglianze alla famiglia." Così il ministro Raffaele Fitto

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