Nasce la Super taranta orchestra, il nuovo progetto di Castrignanò e Durante. «Nessuna sfida a istituzioni esistenti»

Si esibirà per la prima volta il 21 giugno a Calimera in occasione della Festa dei Lampioni

Castrignanò e Durante insieme per il nuovo progetto della Super taranta orchestra, il 21 giugno il debutto
Castrignanò e Durante insieme per il nuovo progetto della Super taranta orchestra, il 21 giugno il debutto
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Lunedì 19 Giugno 2023, 18:01 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 18:35

Antonio Castrignanò e Mauro Durante, famosi in tutto il mondo per la taranta, hanno scelto di unire le loro sonorità nel nuovo progetto "Super Taranta Orchestra", di cui saranno entrambi direttori. L'orchestra è stata presentata questa mattina al "Locomotive club" a Sogliano Cavour, in provincia di Lecce, e si esibirà per la prima volta il 21 giugno a Calimera, in occasione della Festa dei Lampioni. «Non vuole essere una sfida a istituzioni orchestrali già note - hanno assicurato Castrignanò e Durante - ma un progetto concepito insieme con la voglia di incontrarci nuovamente». 

Gli altri artisti dell'orchestra

Oltre a Castrignanò, musicista e compositore salentino che con il suo album Babilonia si è aggiudicato lo scorso anno, il secondo posto nella classifica dei miglior album di World Music Mondiale nel 2022, voce e tamburo solista nell'Orchestra popolare della Notte della Taranta e Mauro Durante, leader del Canzoniere Grecanico Salentino dal 2007, nella Super Taranta Orchestra si riuniranno varie personalità di spicco del panorama musicale salentino, tra voci, musicisti e ballerini.

Ci saranno Alessia Tondo, Emanuele Licci, Enza Pagliara, Giancarlo Paglialunga, Giulio Bianco, Federico Laganà, Rocco Nigro, Maurizio Pellizzari, Giuseppe Spedicato, Silvia Perrone, Davide Monaco e Moira Cappilli.

Le parole dei direttori 

Esperienze condivise, a partire dal nome. «C'è la voglia di rimettersi in gioco e fare laboratori, di mettersi a disposizione delle comunità - ha sottolineato Durante - Super indica, per noi, il superamento di concetti e distanze. La bellezza di questo progetto è che ognuno di noi ha delle peculiarità che intendiamo esaltare in libertà, non c'è un'esigenza dettata dal mercato, ma solo il desiderio di suonare insieme in un unico spirito che ci lega: la passione per la pizzica».«Perché aspettare che sia qualcun altro ad unirci com'è successo in passato - ha sottolineato invece Castrignanò - mettiamoci insieme al servizio della cultura, riallacciamo i rapporti e facciamo un passo indietro per riabbracciarci e condividere in maniera corale il bello di questa terra, in un progetto in cui siamo noi i protagonisti».

Le polemiche con la Fondazione 

Castrignanò, insieme ad altri artisti, aveva già detto addio al grande palco di Melpignano nel 2019 per ragioni legate a differenti visioni artistiche. 

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