Sulla 275 si continua a morire: «Responsabilità della burocrazia»

Sulla 275 si continua a morire: «Responsabilità della burocrazia»
di Donato NUZZACI
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Domenica 3 Novembre 2019, 19:55

Ennesima tragedia e nuovo fronte di discussione tra i sindaci dei Comuni attraversati dalla statale 275 Maglie-Leuca. Il primo cittadino di Tricase Carlo Chiuri, all'indomani dell'incidente mortale in cui ha perso la vita Siria Fanciullo, 17enne di Presicce, mentre era a bordo di un'auto sulla strada a due corsie della 275 Lucugnano-Alessano, chiama tutti alla riflessione: «Quando una giovane vita si spezza è sempre qualcosa di drammatico. Fermo restando il profondo dolore per la studentessa, dopo questa tragedia bisogna aprire un ragionamento su più fronti: da un lato bisogna dare massima priorità alle azioni sulla sicurezza delle strade e dall'altro interrogarsi sul perché occorra così tanto tempo per sbloccare un cantiere qual è quello della Maglie-Leuca».

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La colpa del ritardo nell'esecuzione del progetto? Per Chiuri «non è un problema della politica ma della burocrazia che complica sempre di più le azioni». La parola d'ordine è quindi sburocratizzare: «Premesso che simili incidenti possono capitare in qualsiasi tipo di strada - continua il sindaco di Tricase - io credo che i lavori di messa in sicurezza della nuova 275 sarebbero dovuti cominciare già alcuni anni fa, purtroppo ad ogni scelta che si compie bisogna sempre fare i conti con la burocrazia e la lentezza. Occorre dunque procedere più spediti e sbloccare gli investimenti, far partire subito il primo lotto Maglie-Tricase di 23 km a quattro corsie e poi procedere con gli ulteriori 17 km a due corsie da Surano-Montesano fino a Leuca».

Il sindaco di Nociglia Massimo Martella invece è convinto che «la politica abbia perso troppo tempo sulla 275. Ai genitori della povera Siria e ai familiari delle decine di persone che in tutti questi anni hanno perso la vita lungo la statale 275 non basterebbero mille scuse o il mea culpa di un intero arco politico». Martella spiega che «un'infrastruttura importante com'è la Maglie-Leuca è pericolosa e c'è l'impegno di tutti per renderla più sicura. Non possono essere le sterzate violente di alcuni campanili a bloccare la sicurezza» e va all'attacco della Regione: «Vanno bene le diversità di vedute ma deve essere un organismo sovracomunale, in questo caso la Regione, ad assumersi una responsabilità non di poco conto e quindi dimostrare di avere polso nel prendere decisioni definitive».

Per il sindaco di Gagliano del Capo, Carlo Nesca, il tratto più pericoloso della 275 «non è quello da Maglie fino a Tricase, ma quello da Tricase a Leuca perché l'attuale strada attraversa i centri abitati e in questo modo l'incidenza del rischio aumenta. Non è detto che se si fosse fatta la strada le tragedie sarebbero diminuite - dice Nesca - ma io credo che un'infrastruttura fatta bene e che garantisce determinati obiettivi di sicurezza, può ridurre drasticamente gli incidenti. Resto sempre convinto che una strada di grande comunicazione debba avere almeno due corsie per senso di marcia, ma abbiamo comunque accettato questa nuova due corsie che è più larga e non passa dai centri abitati».

«Basta morti innocenti sulla statale 275», afferma Rocco Palese di Forza Italia: «Basta con le polemiche, con i rimpalli di responsabilità, con i pianti di coccodrillo, con i cori di dolore dopo ogni incidente e con l'indifferenza e il silenzio subito dopo. I nostri non sono morti di serie B. La scia di sangue che c'è su quella strada non è meno grave di quella del Ponte Morandi e non sono meno gravi le responsabilità della politica e delle Istituzioni, soprattutto di chi quel raddoppio in realtà non lo ha mai voluto fare. Sono 15 anni che si discute di lana caprina su un progetto approvato, interamente finanziato e su un'opera definita strategica da tutti i Governi nazionali che si sono avvicendati. Finora però non si è aperto nessun cantiere». Palese chiama in causa il governo nazionale: «Intervenga e nomini un commissario straordinario con poteri straordinari, come peraltro previsto dal decreto sblocca-cantieri, per avviare subito i lavori, anche perché nel frattempo mentre si discute su come fare la strada, non vengono neanche migliorate le condizioni di sicurezza. Aumentano i morti, aumenta l'inquinamento dovuto alle auto ferme ai semafori della statale che attraversa molti Comuni del Basso Salento, aumentano anche i costi per realizzare la strada».

 

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