Sanità, 80 pazienti ricoverati nel reparto sbagliato: «Sicurezza a rischio, la Asl intervenga»

Sanità, 80 pazienti ricoverati nel reparto sbagliato: «Sicurezza a rischio, la Asl intervenga»
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Lunedì 17 Febbraio 2020, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 19:12
Ottanta pazienti ricoverati nei reparti sbagliati perché non c'è posto. Ospedali sempre meno attrezzati e male organizzati: è questo il quadro delineato dalla Fp-Cgil di Lecce, al termine di una ricognizione fra i presidi ospedalieri salentini. Il sindaco retto, nel Salento, da Floriano Polimeno, chiede un incontro urgente ai vertici della Asl, vertice dedicato proprio alla extra-locazione: «Il fenomeno aumenta il rischio clinico per i pazienti e il rischio di errore per il personale».



Il sindacato ha scritto una lettera ai direttori generale, sanitario e amministrativo della Asl, chiedendo la convocazione di un incontro urgente. Nella Asl di Lecce - denuncia il sindacato - la logica dell’emergenza sta diventando organizzazione strutturale: la carenza organizzativa dei posti-letto all’interno della Asl produce così il peregrinare di pazienti da un reparto all’altro, delle ambulanze da un ospedale all’altro. «Non è più tollerabile accettare un’allocazione dei pazienti non dettata dai bisogni assistenziali, ma dalla carenza organizzativa del sistema», dice Polimeno. «Avere 12, 16, 18 pazienti extra-locati assegnati su un reparto che contempla nel suo organico 5 o 6 medici che dovrebbero gestire solo 20 posti-letto significa incrementare drammaticamente il rischio clinico per i pazienti ed il rischio di errore per il personale medico e infermieristico».

Ed ecco i numeri dell'emergenza: 
• A Lecce tra i 15 ed i 20 pazienti di area medica (Medicina e Pneumologia) sono extra-locati in Chirurgia Plastica, Oculistica, Ortopedia;
• a Gallipoli 20 pazienti di area medica (anch’essi di Medicina e Pneumologia)
trovano posto in Chirurgia Generale, Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia;
• a Scorrano 15 pazienti di area medica (Medicina Generale) finiscono in Chirurgia
Generale, Ortopedia, Ostetericia e Ginecologia;
• a Copertino 15 pazienti di Medicina e Geriatria sono extra-locati in Chirurgia
Generale e Ortopedia;
• a Casarano i 16 pazienti di area medica (Medicina e Geriatria) arrivano in Chirurgia
Generale e Ortopedia.

«Ormai questo fenomeno non si verifica più soltanto nei periodi di picco influenzale. È diventato strutturale - prosegue - e si ripropone con forza nei periodi estivi. È la prova, se ce ne fosse ancora bisogno, che sul territorio salentino la distribuzione dei posti-letto è insufficiente e va rivista».

Per la Cgil «l’unica via per superare questa situazione critica è la valorizzazione del capitale umano con una politica di assunzioni e riorganizzazione, anche per ridurre il carico di lavoro sulle spalle di medici, infermieri e personale sanitario. Ad oggi, i reparti che “ospitano” i pazienti extra-locati vedono raddoppiata la mole di lavoro. Nell’interesse
della qualità del servizio offerto e, dunque della collettività, questo fenomeno va superato. E se extra-locazione deve esserci sarebbe auspicabile “spostare” i pazienti con unacomplessità assistenziale minore, per consentire al medico una migliore gestione del reparto specialistico: nel reparto di appartenenza devono restare i pazienti che hanno
bisogno di cure ed assistenza maggiori».

La proposta della Fp-Cgil Lecce contiene alcuni punti, riuniti in un protocollo sottoposto all'attenzione della Asl:
- all’atto del triage, il Pronto Soccorso dovrebbe vedere disponibilità in altri presidi prima di extra-locare, in modo da predisporre le opportune cure nel reparto più idoneo;
- l’Unità Operativa di Chirurgia non può avere più di 5 pazienti extra-locati (3 per la Medicina e 2 per la Pneumologia) per una questione logistico-organizzativa;
- laddove il paziente è già stabile, sembra opportuno che venga lasciato nel reparto in cui è stato stabilizzato. È infatti auspicabile che posto-letto libero sia mantenuto dal reparto con la complessità di cure maggiori;
- il paziente critico deve essere trattato nel reparto con la branca di competenza specialistica;
- va escluso il ricovero in Ginecologia di pazienti con sospette patologie infettive o febbrili e in ogni caso in questo reparto non dovrebbero esserci più di 2 extra-locati (1 per Pneumologia e 1 per Medicina Interna);
- attuare un protocollo operativo aziendale nella gestione delle extra-locazioni, che consenta a tutto il personale di poter operare in sicurezza.
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