Truffa con il 110%, tra gli indagati il presidente di Confindustria Lecce: «Ma siamo parte lesa»

Il presidente reggente di Confindustria, Nicola Delle Donne
Il presidente reggente di Confindustria, Nicola Delle Donne
di Roberta GRASSI
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Giovedì 6 Luglio 2023, 20:00 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 17:39

Ipotesi di truffa per il conseguimento di bonus fiscali, tra cui il 110% e il sisma bonus per 35 milioni di euro. Se ne occupa una inchiesta della procura di Salerno che coinvolge in tutto 12 persone tra cui, in qualità di imprenditore, anche il presidente reggente di Confindustria Lecce, Nicola Delle Donne

Le perquisizioni

Nelle scorse ore Delle Donne, come gli altri, è stato destinatario di un decreto di perquisizione e sequestri (con valore di informazione di garanzia) che è stato eseguito negli uffici in cui ha sede legale l’azienda Ehe, di cui è legale rappresentante, una società che si occupa di commercializzare impianti di micro cogenerazione. 
«Siamo parte lesa nella vicenda - spiega Delle Donne - non siamo altro che fornitori di attrezzatura. Abbiamo fiducia nel lavoro della magistratura, e siamo convinti che sarà fatta chiarezza. Abbiamo fornito tutta la documentazione che ci è stata richiesta». Le perquisizioni sono state eseguite dai militari della Guardia di finanza di Battipaglia e del Gruppo di Lecce. Delle Donne è assistito dall’avvocato Luigi Covella. 
Al centro dell’inchiesta, che riguarda anche il sindaco di un piccolo Comune in provincia di Salerno, oltre a un'imprenditrice di Monopoli, Saveria Gaetana Scarano, le documentazioni relative a lavori presso prefabbricati in località Campopiano, nel Comune di Laviano, il cosiddetto “Villaggio Antistress”. 
Secondo le ipotesi accusatorie, i lavori non sarebbero mai stati realizzati e sarebbero stati compiuti artifizi e raggiri consistiti nella presentazione di documenti contenenti false attestazioni. Si tratta di una ricostruzione del tutto iniziale e generica. Da qui la necessità di reperire documentazione anche a Lecce, il che comporta - come atto dovuto - l’iscrizione nel registro degli indagati di tutti i destinatari di un decreto di perquisizione esequestri. 
Sotto la lente degli investigatori, è specificato ci sono lavori di ristrutturazione e di efficientamento energentico dei fabbricati “post sisma 1980”, lavori affidati dal Comune a una società, la Polis Mathera, e in relazione ai quali risultano erogati i bonus 110% e Sisma Bonus. 

Le tesi degli investigatori

«Dai sopralluoghi - specificano i pm - non vi è evidenza specifica di lavori di riqualificazione energetica per un importo pari a 32 milioni di euro (con bonus pari a 35 milioni). I lavori, a quanto risulta, sarebbero iniziati in un periodo successivo ad aprile 2022. E quindi - viene evidenziato - la data di inizio dei lavori dichiarata non trova rispondenza in quella risultante dall'esame degli atti. 
Negli uffici della azienda salentina è stata prelevata copia di contratti, bonifici e fatture.

Tra gli indagati ci sono amministratori, imprenditori, ingegneri, tecnici e consulenti.  

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