Salento: mafia, racket, droga ed elezioni. In 38 dal gup, 24 persone offese

Salento: mafia, racket, droga ed elezioni. In 38 dal gup, 24 persone offese
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Mercoledì 6 Marzo 2024, 07:47

I Comuni di Lecce e Carmiano, la Provincia, il ministero dell'Interno e della Salute, le presunte vittime di episodi estorsivi, tra cui anche l'ex sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta: sono 24 in tutto le persone offese indicate dalla Dda e dalla procura di Lecce (pm Giovanna Cannarile e Alessandro Prontera) nella richiesta di rinvio a giudizio spiccata nei confronti di 38 persone: Fernando Nocera, il presunto referente su Carmiano di un clan della Scu e altri imputati.

L'udienza preliminare è stata fissata dinanzi al gup Maria Francesca Mariano, il 3 maggio prossimo, nell'aula bunker del carcere di Borgo San Nicola a Lecce.

Le indagini

Le indagini si riferiscono a un periodo di 18 mesi che va dal dicembre 2020 al maggio 2022, in cui avrebbe avuto piena operatività una frangia della Sacra corona unita capeggiata da Fernando Nocera e connessa con il clan Tornese - Politi di Monteroni. Si sarebbe occupata di narcotraffico, ma avrebbe espresso la propria forza di intimidazione spargendo liquido infiammabile qua e la. E talvolta posizionando ordigni esplosivi. Nel mirino gli imprenditori, per il consueto ragionamento sul racket e sul denaro da riscuotere. Ma anche un carabiniere "scomodo". Appuntato inflessibile e dunque inviso che effettivamente è stato poi trasferito proprio perché finito nel mirino, quindi in pericolo. Il 6 novembre scorso era scattato il blitz dopo indagini dei carabinieri della compagnia di Campi Salentina e del Nucleo investigativo del reparto operativo di Lecce.

Erano stati eseguiti 37 arresti: 28 in carcere, 9 ai domiciliari.

I risvolti contenuti nell'informativa avevano di recente infiammato il dibattito a Carmiano, con accuse incrociate tra l'ex sindaco, Giancarlo Mazzotta e quello in carica, Giovanni Erroi, entrambi estranei all'inchiesta.
Stralciata, a quanto si apprende, la parte contenuta negli atti di indagine che ha riguardato più da vicino quanto avvenuto nel periodo elettorale, nel 2021. Si parla di appoggio che sarebbe stato riservato al sindaco in carica, che ha sempre sostenuto di non conoscere Nocera e di non avergli mai chiesto nulla. «Devono dare», avrebbe detto Nocera, ritenuto il referente del clan Politi - Tornese sul territorio. L'intercettazione è contenuta in una informativa che fa parte degli atti di indagine dell'operazione antimafia degli inizi di novembre. Nelle carte i nomi di tre assessori e due funzionari comunali. E una narrazione che contempla anche presunte regalie in cambio di voti: gift card e buoni spesa.
Su questo filone, le indagini sono ancora in corso e procedono separatamente. Sul resto, dopo la chiusura dell'inchiesta che risale allo scorso gennaio, si è proceduto con la richiesta di rinvio a giudizio per un totale di 38 imputati che compariranno dinanzi al giudice dell'udienza preliminare tra due mesi.

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