Ritrovata la statua rubata quasi quarant'anni fa: San Vito torna nel Salento

Ritrovata la statua rubata quasi quarant'anni fa: San Vito torna nel Salento
di Katia PERRONE
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Giovedì 12 Dicembre 2019, 08:41
Era stata rubata dalla chiesa della Collegiata di Santa Maria Assunta di Galatone, provincia di Lecce, nel 1981, ma dopo più trent'anni è stato proprio un controllo approfondito da parte dei carabinieri del Comando Tutela patrimonio culturale di Udine a ritrovarla su un sito dedicato alla vendita di opere di antiquariato e a recuperarla.

La statua lignea policroma di San Vito, con lo stemma vescovile della diocesi di Nardò-Gallipoli impresso alla base sarà riconsegnata nelle mani del referente per l'Arte Sacra della diocesi monsignor Giuliano Santantonio e ai galatonesi dopodomani, durante una messa officiata dal vescovo, monsignor Fernando Filograna, presso la chiesa del comune salentino dal quale era stata trafugata.

Subito dopo il furto, della statua rubata da ignoti erano state perse le tracce fino a ricomparire, nei giorni scorsi, in un annuncio su un sito specifico e messa in vendita, per 30mila euro, da un privato, ignaro della provenienza delittuosa del manufatto chiesastico, presso una casa d'aste in Lussemburgo. I militari del reparto Tutela del patrimonio culturale, specializzati nel contrasto dei reati commessi ai danni del patrimonio culturale nazionale, si sono imbattuti nelle foto della statua durante le consuete attività di monitoraggio dei siti web che trattano la compravendita di oggetti d'arte e di antiquariato.

Il raffronto tra le foto pubblicate, soprattutto quelle dei particolari della statua risalente al XVII secolo, e che riporta la reliquia al petto raffigurante San Vito e alla base lo stemma che rimandava al Vescovado di Nardò, corroborate dai dati descrittivi del manufatto, e quelli presenti nel Bollettino delle Ricerche del reparto, hanno permesso agli uomini dell'Arma di verificare la perfetta corrispondenza tra l'opera di epoca rinascimentale messa in vendita e la statua trafugata dalla chiesa di Galatone. Dati e particolari riportati anche nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, e gestita dal Comando carabinieri Tutela del patrimonio culturale, e nel database Psyche dell'Interpol.

Riscontri e accertamenti che il comando di Udine ha comunicato tempestivamente alla Procura di Lecce che, grazie ad una rogatoria e l'emissione di un ordine europeo di indagine all'omologo lussemburghese a firma della dottoressa Paola Guglielmi, ha ottenuto il sequestro dell'opera lignea che, dopo essere stata recuperata è stata rimpatriata dai militari del Nucleo Tpc di Udine. Sabato pomeriggio la statua riprenderà nuovamente il posto che le spetta di diritto, nella chiesa di appartenenza dalla quale quasi quarant'anni fa se ne persero le tracce, riconsegnata dal comandante del Nucleo Tpc di Udine, il maggiore Lorenzo Pella, nelle mani di monsignor Santantonio, dei galatonesi e del primo cittadino di Galatone, Flavio Filoni, alla presenza del vescovo Filograna, del comandante provinciale dei carabinieri di Lecce, il colonnello Paolo Dembech, e della soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio, Maria Piccarreta.
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