S.Cataldo, tutto pronto per la mobilitazione:
«Ora basta degrado, riprendiamoci la marina»

S.Cataldo, tutto pronto per la mobilitazione: «Ora basta degrado, riprendiamoci la marina»
di Paola ANCORA
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Venerdì 11 Marzo 2016, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 15:55
 È tutto pronto. Domenica prossima la marina di San Cataldo accoglierà quanti vorranno aderire all’appello del comitato “I guardiani del Farò” e partecipare alla festa di piazza che avrà, come slogan, “Riprendiamoci la marina”. Tutto pronto, quindi, ma senza l’aiuto del Comune, sottolineano dal Comitato: la manifestazione, che inizialmente sembrava avesse avuto la benedizione dell’amministrazione, sarà “auto-gestita” dal comitato e dagli operatori di San Cataldo, che metteranno a disposizione le loro strutture per i concerti, le attività per bambini e i momenti di ristoro previsti nel programma.
«Il 13 marzo è arrivato - scrivono infatti dal comitato - e non avendo ricevuto riscontro ufficiale dall’amministrazione comunale alla nostra richiesta per l’utilizzo di suolo pubblico e per il sostegno tecnico-logistico, richiesta protocollata il 25 febbraio scorso, per non deludere tutti i leccesi che hanno aderito in massa e con entusiasmo all’iniziativa insieme agli imprenditori e agli operatori di San Cataldo, abbiamo programmato una serie di eventi itineranti presso le loro strutture».
 
Alle 11 di domenica la manifestazione si aprirà con i saluti degli organizzatori. L’appuntamento è alla rotonda antistante l’Ostello del Sole, proprio all’ingresso della marina. Alle 11.30 - e ancora alle 12.30, per il secondo turno - ci sarà una visita guidata nella riserva naturale gestita dal Corpo forestale dello Stato. Dalle 11.30 alle 17.30 al Lido Mancarella uno spettacolo che vedrà alternarsi sul palco un coro gospel, il duo composto da Elisabetta Guido e Carla Petrachi e ancora Andrea Luperto. Dalle 13, verrà messo a disposizione un servizio di pizzeria e caffetteria.
Ancora. A mezzogiorno, al ristorante Porto Adriano, si esibirà il duo Blue Notes. Previsto anche un aperitivo offerto dalla casa. Alla stessa ora, e fino alle 16, il Lido York proporrà attività ludiche e ricreative per i bambini. Alle 12.30 l’esibizione dei “The Bravo” al Circolo della Vela, mentre alle 13.30 da Nobile e al Pescatore il concerto del duo “The Light Time”. Alle 15, al “Mare Mosso”, gli “AnimaLune” e, subito dopo, il live dei Tamburellisti di Torrepaduli. Alle 16, infine, i Tony Made Boxes al Bar Yvonne.
Una giornata, quella di domenica, che va rastrellando consensi e adesioni anche sui social network - circa 1.000 le persone interessate all’evento su Facebook - e che, nelle intenzioni degli organizzatori, servirà a rendere la marina, per un giorno, quello che potrebbe diventare per gran parte dell’anno, se solo si volesse: un polo d’attrazione, una finestra sul mare per la città barocca.
In queste settimane, dopo l’annuncio della festa del 13 marzo e dopo i viaggi del giornale per raccontare il degrado e le potenzialità della marina, il Comune ha organizzato un tavolo tecnico riunendo tutte le associazioni di imprenditori. E garantendo che ci sarà presto un Piano di investimento dei fondi europei dedicato alle marine e che il Pug disegnerà un futuro diverso per San Cataldo, ma anche per Frigole, Torre Chianca, Torre Rinalda e Spiaggiabella. Sono stati annunciati anche sgravi fiscali per chi vorrà investire lungo il litorale, ma dopo quel tavolo e dopo un intervento di circa 20mila euro per la manutenzione del verde, null’altro è accaduto.
«Di fronte alle difficoltà che abbiamo incontrato per fare tutto a regola d’arte - dice il portavoce del comitato “I guardiani del Farò”, Simone Mele - c’è stata un’unione di forze, da parte dei cittadini e dei commercianti. Il che rende tutto più bello e spontaneo. In sinergia con gli operatori e gli imprenditori del posto, che fanno sforzi colossali, vogliamo che le cose migliorino. Non abbiamo fatto altro che accendere un faro su una situazione che è sotto gli occhi di tutti. Vorremmo che la marina rinascesse. Invece il copione seguito dall’amministrazione è un po’ quello della parabola dei talenti: il Comune ha un talento e lo ha messo sotto terra. Questa - conclude - è l’occasione per assumersi tutti una responsabilità e ripartire con motivazioni nuove».
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