Rivoluzione rifiuti, Monteco annuncia: "Ora via tutti i cassonetti, anche in zona Mazzini"

Cassonetti stracolmi in zona Mazzini
Cassonetti stracolmi in zona Mazzini
di Paola ANCORA
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Giovedì 23 Giugno 2016, 07:22 - Ultimo aggiornamento: 17:28
Sì, no, forse. Partiamo oggi, domani o chissà quando. Cassonetti via, anzi no: «Resteranno per un certo periodo» ha spiegato più e più volte il Comune. Ma poi si cambia ancora: tutti eliminati entro pochi giorni. Perché, spiega in una nota l’impresa che gestisce il servizio, la Monteco della famiglia Montinaro, «i due sistemi di raccolta, tradizionale e “porta a porta” non possono coesistere».
Intanto nelle cassette della posta dei residenti al quartiere Mazzini sono comparse cartoline che annunciano l’avvio del servizio “porta a porta”, ma agli ignari residenti sollecitano il ritiro dei kit per la differenziata alla chiesetta Balsamo, rione San Pio, nonostante ormai da settimane il quartier generale di Monteco si stato trasferito in via Diaz.
 
E, ancora, nel cuore commerciale di Lecce, l’incertezza viaggia di pari passo ai disagi, sempre più numerosi, dei residenti e degli operatori commerciali. Che non sanno quando effettivamente partirà il nuovo servizio, non sanno dove rintracciare un cassonetto libero - fra i pochissimi rimasti sulle strade - e né perché il Comune si ostini a dire che «nei primi mesi di avvio del “porta a porta” al quartiere Mazzini, si procederà a mantenere per strada i cassonetti verdi, così da consentire il “rodaggio” del servizio», salvo poi farsi smentire da Monteco poco dopo, aumentando la confusione e il disorientamento dei cittadini, già alle prese con una rivoluzione non di poco conto nelle loro abitudini quotidiane.
Tanto più che proprio la zona di piazza Mazzini è la più critica, dal punto di vista dell’applicazione del capitolato d’appalto. Che prevede l’obbligo, per tutti, di tenere i carrellati all’interno dei condomini e lontani dalla pubblica via. Ma quasi nessun edificio del quartiere possiede spazi adeguati per questo. Così si succedono incontri e riunioni fra azienda, Comune e amministratori di condominio, che hanno chiesto più deroghe al capitolato perché il “porta a porta”, alla fine, possa funzionare senza intoppi.
Giorni addietro si è deciso di prevedere, per i casi più difficili, un sistema “misto”: pattumelle singole per umido e secco e carrellati comuni per carta e plastica. Ma da Palazzo Carafa c’erano state anche ripetute rassicurazioni sul fatto che i cassonetti, pochi, sarebbero comunque rimasti in strada a “tamponare” le emergenze.
Monteco chiarisce, invece, che a giorni anche gli ultimi cassonetti spariranno. E specifica che, per bar, ristoranti e pub della zona è attivo dall’inizio di giugno il servizio “ecomobile” già operativo nel centro storico. Due operatori ecologici sono impegnati su turni aggiuntivi di raccolta dei rifiuti organici, il cosiddetto “umido”, nel primo pomeriggio, dalle 14 in poi, con un solo mezzo. E riescono a recuperare fino a due quintali di immondizia. Mentre in serata, dopo le 23, «altre due unità proseguono con altrettanti mezzi nella raccolta delle zone interessate dal servizio, prelevando circa 12 quintali di rifiuto umido».
Cosa accadrà quando l’ecomobile, dopo l’estate, si fermerà? E per quanto tempo Monteco accetterà modifiche e aggiustamenti in corsa del capitolato senza chiedere un adeguamento del costo del servizio? Domande alle quali, per il momento, dal Comune non arriva alcuna risposta.
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