«Bros’, il peggior ristorante stellato di sempre». La blogger americana DeRuiter contro Floriano Pellegrino

Un pasto di 27 portate durato quattro ore e mezza. "Un'interminabile agonia". Lo chef: "Sto facendo avanguardia"

Floriano Pellegrino e Isabella Potì
Floriano Pellegrino e Isabella Potì
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Martedì 14 Dicembre 2021, 14:30 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:46

«Bros’, il peggior ristorante stellato di sempre», firmato dalla blogger americana Geraldine DeRuiter. E scoppia il caso del ristorante stellato (una stella Michelin) di Lecce.

Il caso scoppiato sul blog americano

Arriva l'8 dicembre la recensione più critica nei confronti degli chef salentini proprietari del ristorante stellato Bros's. L'americana Geraldine DeRuiter scrive sul proprio blog Everywhereist.com: «Abbiamo mangiato nel peggior ristorante stellato di sempre». Una doccia fredda sui salentini che hanno sempre fatto parlare il mondo della gastronomia. La blogger era andata ai cena dai Bros, a pochi passi da piazza Sant'Oronzo, consumando un pasto di 27 portate durato quattro ore e mezza. Un'esperienza, la cena, che la blogger americana - nella top ten dei migliori influencer al mondo - definisce "interminabile agonia". «Non era una cena, era solo una serata a teatro», scrive Geraldine DeRuiter nell'attacco del suo pezzo, "un'esperienza appunto di interminabile agonia", “una sorta di teatro di improvvisazione” “molto, molto costoso”. «È come se qualcuno che non ha mai visto del cibo o un ristorante ma ne ha solo letto provasse a riprodurli», scrive in toni dissacranti. Tanto è bastato a Geraldine DeRuiter, che ha riportato una descrizione minuziosa dei piatti, per finire anche sul New York Times con il suo post ritwittato da Pete Wells, il vritico del quotidiano americano.

La replica di Floriano Pellegrino

Ma la replica dello chef stellato Floriano Pellegrino, che gestisce il ristorante insieme a Isabella Potì, non si è fatta attendere che con una lunga lettera all'autrice della recensione ha spiegato: «Io sono un artista, se non mi capisci bene, significa che sto facendo avanguardia».

Insomma: «La mia cucina è arte, se non ti piace è perché non la capisci»

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