Rinforzi e controlli, il prefetto ai sindacati: "Sono vostro alleato, andrò a Roma"

Il prefetto Claudio Palomba
Il prefetto Claudio Palomba
di Paola ANCORA
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Sabato 18 Giugno 2016, 07:33 - Ultimo aggiornamento: 16:54
«Rinforzi, sì, ma a Rimini e con pattuglie salentine» segnala il Silp Cgil, il Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia. «Chiacchiere non ne facciamo», replica a stretto giro il prefetto Claudio Palomba. Sul fronte sicurezza si intrecciano e accavallano gli appelli delle imprese - che con Confindustria hanno chiesto una presenza più forte dello Stato sul territorio e un tavolo al prefetto - e le denunce del sindacato, che ritiene «beffate le legittime aspettative del Salento visto che sei unità salentine del Reparto Prevenzione Crimine Salento saranno rinforzi utili, da subito e fino alla fine di agosto, per la Questura di Rimini».
 
Ed è proprio il prefetto a fare il punto, a partire dai possibili, mancati rinforzi delle forze dell’ordine, pure annunciati il 28 maggio scorso dal ministro dell’Interno Angelino Alfano in occasione della firma del Patto per la sicurezza a Gallipoli. «Noi chiacchiere non ne facciamo – dice Palomba –. E non è mia intenzione fare polemica con il sindacato, che deve sapere di avere in me un pieno alleato. Mi dispiace, certo, che la partita si giochi fra Rimini e Lecce (Palomba, prima di approdare in Salento, è stato prefetto proprio a Rimini ndr), ma io - continua - indosso oggi la maglia giallorossa».
Già lo scorso marzo, dalla prefettura di Lecce era partita la richiesta di rinforzi al ministero dell’Interno. In quella lettera il prefetto Palomba aveva chiesto l’invio di 115 unità in più, per garantire la copertura ottimale «di tutto il territorio del Leccese, che è esteso e per il quale esiste la necessità di potenziare i controlli durante il periodo estivo in particolare. I sindacati – continua Palomba – stiano sicuri: questa partita la giocheremo insieme. E sono anche convinto che le parole del ministro Alfano verranno tenute in debito conto dall’amministrazione dell’Interno».
Un messaggio rassicurante non solo per il sindacato di Polizia, ma anche per le imprese e per Confindustria. Ieri, infatti, il numero uno degli industriali leccesi Giancarlo Negro ha chiesto un incontro a Palomba, «perché i segnali che arrivano dal territorio sono allarmanti, con l’aumento di episodi violenti e il racket ai danni delle aziende».
«Abbiamo già provveduto - spiega il prefetto - a contattare la segreteria di Confindustria e terremo un Comitato per l’Ordine e la sicurezza al quale parteciperà anche il presidente Negro. I dati che noi abbiamo - specifica, però, Palomba - non sono allarmanti e questo quadro complessivo trova conferma anche nelle parole del questore, con il quale sono in contatto». E i dati, nello specifico, sono quelli diffusi anche in occasione della firma del Patto per la sicurezza a Gallipoli: nei primi tre mesi dell’anno in provincia di Lecce c’è stato un calo dei delitti pari al 18.6%. «Ciò non toglie - chiude Palomba - che non lasceremo nulla di intentato, anche relativamente all’incendio del calzaturificio a Surano. È in atto un’attività investigativa e spero che la situazione, fino al momento di convocazione del Comitato, sarà meglio delineata».
Del pacchetto sicurezza, a partire dai rinforzi richiesti per finire al nodo della logistica - con l’individuazione di una nuova caserma-commissariato per carabinieri e Polizia a Gallipoli - Palomba discuterà al Viminale la prossima settimana. «Sarò a Roma in settimana proprio per discutere di questi temi [/FI]e definire interventi e soluzioni».
 
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