Ventunomila immagini e duemilacinquecento video di natura pedopornografica sono stati scoperti dalla polizia postale e delle comunicazioni di Lecce, all'interno dei vari dispositivi informatici di un uomo, residente in provincia di Lecce.
Oltre ad essersi procurato e detenuto i file, l'uomo li avrebbe anche condivisi. Per questo è stato sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
L'indagine
L'indagine ha preso avvio dopo una segnalazione provienente dal centro nazionale contro la pedopornografia online (CNCPO), che aveva segnalato che un utente della rete aveva divulgato materiale pedopornografico inviandolo a soggetti con sede all'estero.