Gazebo, ombrelloni, dehors: cambiano le regole in città. Un anno di tempo per adeguarsi

Gazebo, ombrelloni, dehors: cambiano le regole in città. Un anno di tempo per adeguarsi
di Stefania DE CESARE
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Martedì 26 Novembre 2019, 14:52
Colori, materiali e strutture: gazebo, si cambia. Ma c'è un anno di tempo, per i locali già esistenti, per mettersi in regola. E la città si divide in tre zone: gazebo aperti (ombrelloni), semichiusi e chiusi. Il Consiglio comunale di Lecce, città d'arte, ha approvato il regolamento sui dehors che stabilisce nuove norme in materia di decoro degli spazi pubblici dei locali.

«Il regolamento non è solo uno strumento che semplifica le procedure per il rilascio delle autorizzazioni - ha dichiarato l'assessore alle Pianificazione Urbanistica Rita Miglietta sintetizzando il senso della novità - ma è anche un importante strumento di governo che si preoccupa di interpretare le innovazioni urbane che stanno da tempo attraversando la città: non è solo il centro antico, come accadeva in passato, a essere luogo privilegiato delle attività commerciali legate al food, ma è anche la città moderna, che, insieme alle marine non sono parti di città meno importanti».

Gli esercenti, come si diceva, avranno 12 mesi di tempo per adeguarsi alle nuove regole. Il regolamento entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio, ma c'è tempo per adeguarsi. Chi lo scorso anno aveva ottenuto i permessi annuali all'esterno secondo i vecchi criteri potrà chiedere entro il 31 dicembre una analoga autorizzazione anche per il 2020.

Chi, invece, si è già adeguato alle linee guida potrà procedere con il rinnovo secondo quanto previsto dalle nuove norme (articolo 11). Il testo stabilisce chi può fare cosa e in quanto spazio e che tipo di colori e materiali devono essere utilizzati per tavoli, sedie e panche dove far accomodare i turisti o gli avventori in genere. Il regolamento introduce una distinzione temporale nelle autorizzazioni (pluristagionale, stagionale e occasionale) con cui si eliminerà il problema dello smontaggio delle strutture.

E veniamo alle tre aree in cui è stata divisa la città: ambito 1 (centro storico allargato al perimetro di alcuni viali), ambito 2 (il centro moderno incluso nell'anello della circonvallazione) e ambito 3 (il resto della città e le marine). I dehors potranno essere di tre tipologie: aperti, semichiusi (di tipo A e B) e chiusi. A seconda delle zone sono previsti tipologie diverse: ad esempio nel centro storico saranno ammessi solo dehors aperti, nel centro moderno saranno consentite le strutture aperte e semichiuse (A e B), mentre nelle marine si potranno installare tutte le tipologie.

Particolare attenzione è stata data ai tesori della città. Le aree antistanti le chiese e i monumenti sono state perimetrate e all'interno di queste gli uffici comunali hanno individuato degli spazi dove l'occupazione di suolo pubblico sarà vietata.

In Consiglio sono stati approvati anche gli emendamenti proposti dalla maggioranza, in particolare dai consiglieri di Pd, Lecce Città Pubblica, Noi per Lecce, Coscienza Civica e Sveglia Lecce. Qualche esempio. Nel centro storico gli ombrelloni dovranno essere di colore panna, mentre i menù dovranno essere esposti al pubblico in teche di legno o di ferro. Nelle marine si potrà ottenere una deroga sulla superficie dei dehors per consentire lo svolgimento delle attività soprattutto nei periodi di pienone turistico.

«Sono soddisfatto per quanti hanno contribuito alla stesura del regolamento - ha dichiarato il capogruppo di Noi per Lecce Marco Nuzzaci - che garantisce omogeneità nei materiali utilizzati e una semplificazione nell'iter autorizzativo innalzando la qualità». Il testo è stato approvato con il voto di 21 consiglieri sui 26 presenti. «Gli emendamenti non hanno migliorato un testo deficitario alla base - ha dichiarato il consigliere di Prima Lecce, Giammaria Greco - e restano forti perplessità sull'individuazione delle aree, dei materiali e delle modalità».

In aula anche il voto favorevole del rappresentante dei pentastellati. «Le regole sono necessarie ha aggiunto il consigliere del Movimento 5, Stelle Arturo Baglivo - e il regolamento si potrà sempre modificare ma era giusto approvarlo perché non era pensabile andare avanti in questo modo».

Un passo importante, dunque, per la maggioranza. «Esprimo soddisfazione per il lavoro giunto a compimento ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini -. Mi sorprende il voto contrario di alcune forze che avrebbero avuto tutto l'interesse nell'approvare un testo che aiuta a uscire da una situazione di incertezza. Nessuno ha impedito alla minoranza di offrire contributi ed emendamenti. Quello di oggi resta un risultato raggiunto delle forze di maggioranza».
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