«Nel Parco di Rauccio più punti di sosta per turisti e sorveglianza»

Il Parco di Rauccio
Il Parco di Rauccio
di Paola ANCORA
2 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Novembre 2016, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 16:54
La cooperativa Terradimezzo gestisce tante attività di conoscenza e visita del Parco naturale di Rauccio, a due passi dalla costa di Lecce. La presiede Gilda Papadia.
Il suo, dal cuore di un’area protetta, è un angolo visuale particolare: come vede le marine di Lecce?
«Sono in stato di abbandono e degrado, alcune zone sono completamente disastrate. E qualche volta sono i residenti del periodo estivo a provvedere alla pulizia e alla manutenzione degli spazi comuni. Eppure ci sono potenzialità enormi dal punto di vista naturalistico, che non sono ancora sfruttate».
Per esempio?
«A San Cataldo si dovrebbe abbattere quell’obbrobrio sul lungomare e pensare meglio alla pulizia dei fondali. Torre Chianca e Frigole dovrebbero avere un lungomare, così sono penalizzate. Eppure hanno un mare bellissimo».
Le risorse del Parco: sono sfruttate? E come?
«Si sta cercando di valorizzare il parco, nonostante le enormi difficoltà economiche, con eventi, manifestazioni, lavori di manutenzione. È stato ristrutturato un capanno che dà sulle paludi, il camminatoio incendiato due anni fa e si realizzerà un altro capanno, dedicato alle attività antincendio. Si sta pensando alla pannellistica in legno. Purtroppo, finora non ci sono stati molti finanziamenti e l’Ufficio Parco ha fatto quello che ha potuto».
La nominano consulente della prossima amministrazione comunale: quali progetti suggerirebbe?
«Molti interventi a livello naturalistico sono stati già fatti e stanno continuando: si sta procedendo all'ampliamento della parte boschiva, è stato realizzato un capanno di osservazione dell’avifauna. Si dovrebbero aumentare i punti sosta per i visitatori, migliorare l’accessibilità e la sorveglianza».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA