Multe pagate con bonifico: "Sono tutte da annullare"

Un vigile eleva una multa
Un vigile eleva una multa
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Giovedì 12 Maggio 2016, 06:47 - Ultimo aggiornamento: 15:59
«Il Comune revochi tutte le multe successive all’1 febbraio 2015 pagate con bonifico bancario, anche se le somme sono state accreditate nei due giorni successivi alla scadenza dei termini». A chiederlo, riaprendo il dibattito politico su una vicenda finita anche all’attenzione del Tar, è il consigliere del Pd, Antonio Rotundo. «Con una circolare - spiega il consigliere - il ministero dell’Interno ha chiarito che la legge approvata l’8 aprile scorso (la cosiddetta “Salva-banche”, ndr) ha efficacia retroattiva».
Più nello specifico, quella legge contiene anche una norma che stabilisce, per le multe pagate con bonifico bancario, che «l’effetto liberatorio del pagamento si produce se l’accredito a favore dell’amministrazione avviene entro due giorni dalla data di scadenza del pagamento». E nella circolare il Viminale spiega che, «trattandosi di una norma interpretativa, il principio ha efficacia retroattiva e dovrà essere applicato a tutti i verbali, con esclusione di quelli per i quali si sia formato il ruolo».
 
Un passo indietro. Il caso ha tenuto banco all’inizio dell’anno a Palazzo Carafa e riguarda circa 8.000 notifiche per multe elevate fra il 2013 e il 2014 e, in parte, pagate dai cittadini entro i cinque giorni previsti dalla norma per usufruire di uno sconto del 30%, ma le cui somme sono entrate nella disponibilità del Comune dopo il quinto giorno utile. Dopo un aspro dibattito in Consiglio comunale, il 14 febbraio scorso l’Aula ha votato a maggioranza per l’annullamento di una parte di quelle notifiche, cioè di quelle inviate fino al 31 gennaio 2015, per un totale di circa 90mila euro e per un migliaio di trasgressori del Codice della Strada, approvando quindi la linea restrittiva dettata dal sindaco Paolo Perrone e dal comandante della Municipale Donato Zacheo e respingendo la proposta della minoranza di allargare il provvedimento alle multe fatte e pagate fino al 31 luglio 2015.
La decisione dell’Aula, arrivata dopo un dibattito lungo e aspro, ha scatenato anche la protesta delle associazioni dei consumatori, che hanno fatto ricorso al Tar. All’inizio di aprile, i giudici hanno respinto la richiesta delle associazioni di sospendere il provvedimento di revoca, ma si sono riservati di esaminare il merito della questione, precisando anche che una precedente circolare del ministero dell’Interno, alla quale l’amministrazione di Palazzo Carafa si era appellata per motivare la sua scelta di sospendere soltanto una parte delle 8.000 notifiche in questione, «ha natura interpretativa e portata non vincolante per gli Enti locali»: il Comune, quindi, avrebbe potuto e potrebbe decidere diversamente da come ha fatto, senza correre alcun rischio di violare le norme o - come ha detto il sindaco Paolo Perrone in Aula il 14 febbraio scorso - «di procurare un danno erariale». Da qui la richiesta dei consumatori all’amministrazione di Palazzo Carafa «di andare incontro ai cittadini che hanno pagato nei termini previsti e tornare sui suoi passi». Oggi la novità della nuova circolare, della quale la Municipale e il Consiglio dovranno tenere conto. «Occorrerà estendere l’annullamento - dice, infatti, il consigliere Rotundo - a tutti i verbali con esclusione di quelli per i quali si sia formato il ruolo. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno ha chiarito come ci si debba muovere e alla luce di tale novità credo che occorra ora provvedere a revocare tutte le multe successive all’1 febbraio 2015, con riferimento ai verbali relativi a pagamenti effettuati con bonifico nei termini di legge anche se accreditati nei due giorni successivi, tranne per quelli già iscritti a ruolo».
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