I vecchi cassonetti mai tolti nelle marine. Il Comune: «Sono una discarica»

I vecchi cassonetti mai tolti nelle marine. Il Comune: «Sono una discarica»
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Venerdì 11 Novembre 2016, 19:45 - Ultimo aggiornamento: 22:19
Discariche in periferia. Migliaia di evasori della tassa sulla spazzatura. Il servizio di raccolta domiciliare dell’immondizia ha scoperchiato un vaso di Pandora: dall’abbandono dei rifiuti ai mille modi per eludere il pagamento delle tasse, passando per una non completa applicazione - a dire del Comune - del capitolato d’appalto da parte della Monteco, l’impresa che si occupa del servizio in città.
Chi non ha pagato la Tari, infatti, non ha potuto ritirare il kit per differenziare i rifiuti. E non di rado succede che carichi in auto la spazzatura e se ne liberi in periferia, nelle strade meno trafficate del centro oppure nelle marine, dove i cassonetti distribuiti dalla Monteco non sono quelli previsti nell’offerta presentata dalla ditta in sede di gara e che poi ha avuto la meglio sulle concorrenti.
 
«Monteco - spiega il dirigente all’Ambiente, Fernando Bonocuore - non può spacciare un normalissimo cassonetto per carrellato di prossimità. Non io, ma loro hanno inserito nel progetto migliorativo presentato in gara la previsione di fornire le marine e le case sparse di carrellati dotati di “lucchetto”, utilizzabili soltanto dai cittadini dotati di uno specifico passpartout. Oggi non possono venderci per carrellati normali cassonetti. E infatti ho scritto una lettera all’azienda, contestando quanto avvenuto. E se continueranno così, ci saranno altre conseguenze», avvisa il dirigente dall’auto con la quale, insieme al funzionario Gaetano Lipari, raggiunge in queste ore Amatrice e Montereale per aiutare le popolazioni colpite dai terremoti del centro Italia.
Il punto è proprio questo: un normale cassonetto nelle vicine marine di Lecce diventa l’ultima, utilissima spiaggia per coloro che vogliono continuare a evadere il fisco e a buttare normalmente la spazzatura, certi di restare impuniti. Lo conferma Bonocuore. Ed è per questo che oggi chiede a Monteco di distribuire lungo la costa i carrellati di prossimità, chiusi a chiave e disponibili soltanto per i residenti di una determinata via o piazza.
Il progetto iniziale del “porta a porta” - che in questo anno ha subito vari ritocchi e correzioni - prevedeva infatti la sparizione di tutti i cassonetti e la distribuzioni a ogni casa, condominio, pub o negozio, di secchi per la raccolta monomateriale.
Nelle marine Palazzo Carafa, al porta a porta, ha preferito appunto un servizio di raccolta di prossimità: ogni strada avrebbe dovuto essere dotata di cassonetti con chiavistello, al momento inesistenti.
A questo proposito, fino alla lettera di Bonocuore, nessuna segnalazione è mai arrivata né dal vecchio né dal nuovo Dec, cioè il responsabile dell’esecuzione del contratto con Monteco.
E gli evasori hanno avuto e hanno ancora oggi vita facile, a scapito di quei cittadini - la maggior parte - che hanno invece pagato sempre le tasse e che, oggi, pretendono una città pulita, in centro come in periferia.

 
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