Manifesti abusivi dei candidati
Stangata: 300 multe

Manifesti abusivi dei candidati Stangata: 300 multe
di Paola ANCORA
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Giovedì 8 Giugno 2017, 12:10
Confronto, anche aspro, sui temi; attacchi personali; feste, comizi, incontri, porta a porta e poi i manifesti, affissi nelle plance elettorali, ma non sempre autorizzati. La Polizia municipale sta pattugliando la città e, attacchini al seguito, procede a individuare i manifesti abusivi e a coprire volti e slogan dei candidati con la scritta “Abusivo”.
Circa trecento gli accertamenti in corso, che con ogni probabilità - conferma il comandante dei vigili Donato Zacheo - si tramuteranno in altrettanti verbali.
Un “presente” che, visti i tempi, i candidati consiglieri riceveranno dopo il voto del prossimo 11 giugno, per il rinnovo dell’assemblea e l’elezione del sindaco.
«La procedura - spiega Zacheo - prevede che la pattuglia faccia la verifica di ogni plancia. Siamo ancora nella fase degli accertamenti, perché i verbali verranno prodotti in seguito. Ma siamo nell’ordine di qualche centinaio di contestazioni, circa 300».
La media di manifesti abusivi riscontrata dalla Municipale è di 30 giornalieri. Poi ci sono i comitati elettorali: tantissimi quelli aperti in città nell’ultimo mese, anche alla luce del fatto che sono candidati al Consiglio comunale ben 748 cittadini, suddivisi nei vari schieramenti che sostengono Mauro Giliberti (centrodestra), Carlo Salvemini (centrosinistra), Alessandro Delli Noci (movimenti civici e Udc), Fabio Valente (Movimento Cinque Stelle), Luca Ruberti (Lecce Bene Comune) e Matteo Centonze (CasaPound).
«Va detto - continua il comandante Zacheo - che per quanto riguarda i comitati, il 90% dei controlli non hanno portato a una multa». Anche perché, in questo caso, la violazione della normativa riguarda per lo più la sistemazione dei manifesti a ridosso della vetrina e non ad almeno un metro da essa, com’è invece obbligatorio. «Ci vuole poco per rimettersi nelle regole» chiude Zacheo.
I controlli continueranno naturalmente anche nei prossimi giorni e fino a domenica, per poi riprendere qualora con il voto dell’11 giugno nessun candidato sindaco superasse la soglia del 50% dei voti e fosse, quindi, necessario andare al ballottaggio il 25 giugno.
Una cosa è emersa ed è stata rimarcata anche dai vigili. Il crescente utilizzo dei social network, di Facebook in particolare - vetrina d’eccezione per lanciare eventi, messaggi e in qualche caso anche per attaccare gli avversari - ha scoraggiato la vecchia pratica dell’affissione abusiva dei manifesti su muri di edifici pubblici e privati, in centro come in periferia.
Con il risultato che, rispetto al passato, la città, pure ad appena tre giorni dal voto, si presenta più pulita e “ordinata”.
Il conto alla rovescia è ormai cominciato, i controlli proseguiranno e si vedrà, all’esito del voto, chi avrà collezionato più violazioni alle regole per l’affissione dei manifesti.
 
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