Dal Duomo a Santa Croce, le chiese di Lecce riaprono alle visite

Santa Croce
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Domenica 14 Giugno 2020, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 17:14

Si riaprono le porte dei siti inclusi nel progetto “LeccEcclesiae - alla scoperta del Barocco” a cura della Cooperativa sociale ArtWork, dopo tre mesi di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria. Da giovedì 25 giugno dalle 9 alle 21, visitatori e turisti potranno tornare a visitare il Duomo, il chiostro del Palazzo dell’Antico Seminario, il Museo diocesano di Arte Sacra, le chiese di San Matteo e Santa Chiara e la splendida Basilica di Santa Croce recentemente restaurata e dotata di una nuova illuminazione interna. 

Una ripartenza alla scoperta delle principali bellezze storico artistiche della città all’insegna della sicurezza e del rispetto di tutte le misure previste dal Decreto ministeriale, finalizzate al contenimento del contagio da Covid-19.

«Ripartiamo coscienti della necessità di garantire la massima sicurezza ai nostri lavoratori e a tutti coloro che intendono visitare l’inestimabile patrimonio ecclesiastico incluso nel nostro progetto - dichiara il presidente di ArtWork, Paolo Babbo -. Abbiamo organizzato e messo a punto una serie di misure che hanno questa finalità: il contingentamento degli ingressi, per esempio, laddove necessario,  un’apposita segnaletica che invita a rispettare la distanza di almeno un metro, la sanificazione e la pulizia costante di tutti gli ambienti. Faremo in modo che i turisti privilegino l’acquisto online sul sito www.chieselecce.it per evitare eventuali code e limitare al massimo il contatto tra le persone».

Il materiale cartaceo distribuito agli utenti nel periodo precedente alla pandemia - e che a causa della stessa non potrà essere distribuito - sarà sostituito da una app contenente le principali informazioni sui siti visitati e sul percorso di visita da seguire. Sarà una app multilingue che ogni visitatore potrà scaricare con facilità sul proprio cellulare.

«Nonostante le grandi difficoltà del momento e le incertezze circa una stagione sulla quale non possiamo fare previsioni per ragioni evidenti - conclude il Presidente Babbo - abbiamo sentito il dovere di contribuire con il nostro lavoro e con quello dei trenta dipendenti impiegati nel progetto LeccEcclesiae alla ripartenza della nostra città, una città d’arte, che vive di turismo. Valorizzare i nostri beni culturali, creare sinergie con gli altri operatori del settore e fare squadra: solo così è possibile recuperare il tempo perso e trasformare questo drammatico evento che ha sconvolto le nostre vite in una vera e propria opportunità per il territorio».
 

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