Lecce, S. Oronzo sta per tornare in piazza. Lo annuncia il sindaco Salvemini: «Manca solo l'asemblaggio di tre pezzi»

Lecce, S. Oronzo sta per tornare in piazza. Lo annuncia il sindaco Salvemini: «Manca solo l'asemblaggio di tre pezzi»
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Domenica 4 Febbraio 2024, 16:37 - Ultimo aggiornamento: 16:53

La riconsegna avverrà «a breve» con l’effigie di  S.Oronzo che «tornerà a svettare al centro della piazza». Un evento che «festeggeremo come si festeggiano le grandi occasioni». Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini torna a parlare della copia del santo patrono della città. Qualche giorno fa, il primo cittadino ha ospitato a Palazzo Carafa la Fonderia Nolana che da marzo 2023 si sta occupando della creazione dell’opera. «Ho incontrato Pasquale e Antonio Del Giudice che ci hanno aggiornato sulla realizzazione della copia in bronzo, ormai alle fasi finali – ha annunciato su Facebook -. Manca solo l’assemblaggio dei tre pezzi in cui è attualmente divisa e la patinatura da definire insieme al professore Raffaele Casciaro dell’Università del Salento, che ci affianca in questo progetto così importante, e alla Soprintendenza». Il simulacro originale in bronzo raffigurante Sant’Oronzo, che per decenni ha protetto i cittadini dall’alto dell’Ovale, è sparito dalle cartoline da circa 5 anni, da quando cioè nel gennaio 2019 ha lasciato la piazza per essere custodito nell'atrio di Palazzo Carafa di via Rubichi per essere sottoposto al restauro. Abbandonata l’ipotesi di ricollocare il monumento sulla colonna (troppo alto il rischio di danneggiare nuovamente la statua) la Soprintendenza indicò come unica via percorribile la realizzazione di una copia. I lavori furono affidati alla ditta Fonderia Nolana e finanziati con i 240.580 euro raccolti tramite lo strumento ministeriale dell’ “Art Bonus”.

Top secret la data

Al momento la data di consegna dei lavori è top secret. «Ci siamo, ormai» fa sapere il primo cittadino che annuncia una conferenza stampa dove saranno forniti tutti gli aggiornamenti. «Con la ditta abbiamo parlato della data di consegna e del riposizionamento della copia sulla colonna romana in piazza – ha spiegato -.

La famiglia Del Giudice ci ha ribadito le diverse difficoltà incontrate nel lavoro fatto finora per realizzare la copia di un’opera d’arte alta 5 metri, che pesa circa una tonnellata e che si presenta riccamente decorata, soprattutto nella veste del santo patrono». A stretto giro, quindi, l’effigie di Sant’Oronzo tornerà a svettare al centro dell’Ovale: «Festeggeremo questo ritorno come si festeggiano le grandi occasioni insieme alla Curia e a chi, donando attraverso lo strumento dell’Art Bonus, ne ha permesso la realizzazione». Al momento il vero interrogativo è il futuro della statua originale. Già da tempo Comune, Soprintendenza e Curia hanno avviato una interlocuzione per stabilire il luogo più adatto dove poter conservare il monumento in sicurezza. Un confronto che, a tre anni dalla fine del restauro (terminato nell’aprile del 2021), non si è ancora concluso. Di recente il sindaco ha confermato che è ancora aperto il dialogo con il vescovo per capire dove collocare l’opera. Ma quale sarà la futura casa di Sant’Oronzo? Negli anni non sono mancate le alternative proposte da più parti: dal Castello Carlo V al museo Castromediano passando per il Sedile che sembrava l’ipotesi più quotata (e benvista dalla Curia).

La statua a Palazzo Carafa

A oggi la statua si trova sempre a Palazzo Carafa in quella che doveva essere una sistemazione provvisoria ma poco adatta alle esigenze di valorizzazione del simulacro: non ci sono cartelli che segnalano la presenza dell’opera e le visite sono legate agli orari di apertura e chiusura di Palazzo Carafa. Almeno per quest’anno sembra essere escluso, o quantomeno rinviato, il suo trasloco nel Sedile che ospita l’infopoint comunale e che non sarà liberato prima della fine del 2024.

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