Lecce, Tribunale: Tanisi verso la presidenza, cambia tutto al Csm. Unanimità per la Corte d'Appello

Roberto Tanisi e Alessandro Silvestrini
Roberto Tanisi e Alessandro Silvestrini
di Roberta GRASSI
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Giovedì 27 Luglio 2023, 21:43

Cambia tutto nella corsa alla presidenza del Tribunale di Lecce, dopo la maxi inchiesta su giustizia e favori che ha riguardato il tribunale fallimentare e che ha coinvolto uno dei due concorrenti, Alessandro Silvestrini. La quinta commissione del Csm è tornata a valutare la nomina e ha cambiato posizione: tre voti per l’attuale facente funzioni, Roberto Tanisi (Cosentino, Mazzola e D’Auria), e uno per Silvestrini (Carbone Ernesto). Uno l’astenuto (Bianchini). Sempre la quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura, ieri, ha deliberato all'unanimità la proposta di Roberto Carrelli Palombi Di Montrone, presidente Tribunale Siena, come successore di Lanfranco Vetrone alla presidenza della Corte d'Appello, che è stata retta in questi mesi prima da Vincenzo Scardia, attualmente presidente del Tribunale di Brindisi, e poi da Daniela Cavuoto.

Ora dovrà esprimersi il plenum

Su entrambe le decisioni assunte dalla commissione dovrà ora esprimersi il plenum che potrebbe riunirsi, sul punto, dopo la pausa estiva.

Se la vicenda Corte d'Appello è stata affrontata in modo piuttosto lineare, per lo meno dopo il pensionamento di Vetrone, la nomina del presidente del Tribunale di Lecce vive fasi alterne sin dal 2019 ed è stata caratterizzata da numerosi colpi di scena. Segnata da un testa a testa che è andato avanti anche a suon di esposti e inchieste penali (archiviate). E molto di recente, finita anche nel calderone di contestazioni formulate dalla procura di Potenza che ha contestato a Silvestrini, da indagato a piede libero per cui era stato chiesto l'arresto ai domiciliari che non è stato concesso dal gip per carenza di gravi indizi, di aver scambiato con un consulente la promessa di incarichi con presunte “sponsorizzazioni” politiche proprio per ottenere l'investitura.

La lunga vicenda della scelta del presidente del Tribunale di Lecce

La vicenda della scelta del presidente del Tribunale di Lecce è irrisolta dal 2019, anno del pensionamento di Francesco Giardino. Lunga e tribolata, fatta di corsi e ricorsi giudiziari. Di impugnazioni e anche di un’inchiesta penale. Risale al 16 agosto del 2021 l’azzeramento della nomina di Tanisi: l’aveva stabilita il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso presentato da Silvestrini contro la sentenza del Tar Lazio che aveva invece ritenuto legittima la scelta avvenuta con il voto del plenum del Csm del 29 luglio del 2020. Nel maggio del 2022 era stato poi archiviato il fascicolo aperto nei confronti di Tanisi per le ipotesi di reato di abuso di ufficio e di usurpazione di funzione pubblica. La nomina è stata poi riproposta dinanzi al nuovo Consiglio: quattro voti per Silvestrini espressi nella quinta commissione: (Bianchini, Carbone, Mazzola e Mirenda) e due per Tanisi (Cosentino e D’Auria).

L'inchiesta su Silvestrini 

Era il 20 maggio scorso. Nove giorni dopo il blitz della guardia di finanza del nucleo di polizia economico finanziaria di Lecce che, coordinati dalla Procura di Potenza avevano eseguito l'arresto di Pietro Errede, magistrato della sezione Fallimentare e commerciale, del compagno e avvocato Alberto Russi, e di tre commercialisti (ora tutti liberi, ma sospesi dalla professione). Tra gli indagati a piede libero proprio Silvestrini, con l'accusa di corruzione in atti giudiziari. Accusa da cui si è sempre difeso strenuamente, dicendosi estraneo. La nomina del presidente del Tribunale è rimasta per due mesi sospesa, tra la commissione e il plenum. Mentre nelle varie fasi dell'inchiesta emergevano dettagli su contatti politici: gli inquirenti hanno ascoltato anche l'ex premier Giuseppe Conte, oltre a Rocco Casalino e il senatore Roberto Marti, come persone informate sui fatti. Il Csm ha acquisito gli atti. Così, è tornata ad esprimersi la quinta commissione, quella che si occupa di incarichi direttivi e semidirettivi.Situazione ribaltata: Tanisi, 3 voti. Silvestrini uno. Proposti entrambi ma con un pacchetto di sostenitori differente rispetto al precedente round. Per la Corte d'Appello, nessun problema: unanimità. Il 31 luglio scadranno i termini per le domande relative al posto di procuratore aggiunto.

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