Lecce, cosa ne pensano turisti e residenti della pedonalizzazione di via XXV luglio? Il reportage tra la gente

Lecce, cosa ne pensano turisti e residenti della pedonalizzazione di via XXV luglio? Il reportage tra la gente
di Matteo BOTTAZZO
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Venerdì 16 Giugno 2023, 19:17 - Ultimo aggiornamento: 19:20

Muoversi dentro Lecce e trovare tra cittadini e turisti qualcuno sfavorevole all'ampliamento dell'area pedonale di via XXV Luglio è quasi impossibile: tutti a favore di un progetto che cambierà il volto del centro del capoluogo barocco, come quando alla fine dello scorso millennio venne chiusa al traffico piazza Sant'Oronzo, che da grande rotatoria è diventata in pochissimo tempo il centro turistico della città.
«Si tratta di un provvedimento tardivo, che arriva con lustri di ritardo racconta Ferdinando Paliaga, residente del centro storico - non posso che augurami che i lavori partano nel più breve tempo possibile, se ne parla da troppo, ma finalmente sembra essere arrivato il momento». Anche i turisti plaudono a questo progetto che in altre città ha rappresentato una vera e propria fortuna: «Vengo da Perugia, sono a Lecce da qualche giorno e quella strada mi sembra proprio fuori da ogni contesto sottolinea Stefano Giorgetti -. Nella nostra città, da quando è stato inibito il traffico nel centro storico, i turisti si sono letteralmente moltiplicati e anche le attività commerciali di conseguenza. Credo che sia un bene per tutti, anche per noi a cui piace tornare qui tra queste mura barocche con una certa frequenza».

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Ma anche chi viene dalla provincia, nonostante la perdita di qualche posto auto, sottolinea la bontà dell'idea dell'amministrazione comunale: «Si perderà qualche parcheggio, ma credo che migliorerà molto la possibilità di circolare a piedi in città. Immagino che sarà come un nuovo corso - auspica Daniele Spedicato -, un nuovo spazio da vivere e che oggi invece è schiavo delle auto». I paragoni migliori arrivano dai visitatori che apprezzano Lecce anche per la sua ampia offerta di parcheggi, anche se non proprio in centro: un pensiero inimmaginabile per un residente. «Vengo da Monza e ho preso un piccolo appartamento in provincia, sono due giorni che arrivo a Lecce in auto e trovo sempre parcheggio a poco meno di 20 minuti a piedi da questa splendida piazza. Ritengo che sia assurdo che a 100 metri da qui ci sia ancora una viabilità spinta come da noi non si vede dagli anni '90 - sottolinea Stefano Gonardi, che arriva dalla Brianza -. È un provvedimento tardivo. Mi auguro di tornare tra qualche anno e di vedere questo progetto. Lecce è una città stupenda, e come Milano, dovrebbe essere quasi interdetta alle auto».
Stesso pensiero tra molti i residenti. «Stiamo arrivando in ritardo a questa soluzione, noi che abitiamo nel centro storico non possiamo che essere soddisfatti di questo progetto racconta Franco Starac e-, ma mi auguro che i lavori non siano così lunghi come in altre zone della parte vecchia della città». C'è anche chi pensa ai benefici per un abbassamento dell'inquinamento atmosferico: «Siamo in una morsa di smog, l'anello di strade che stringe la zona del castello e della villa comunale è solo fonte di traffico e cattivi odori - sottolinea Pasquale Rollo -. Sarà un cambiamento importante che potrebbe migliorare anche la qualità dell'aria nel centro cittadino».
Un vantaggio anche per chi in centro non ci abita, ma che raggiunge piazza Sant'Oronzo in bicicletta: «Delle volte sembrava di viaggiare su una strada a scorrimento veloce - afferma Angelo Spagnolo -. Lecce è una città nata per la mobilità dolce, bene sta facendo il governo cittadino».
Ma, come detto, sono i visitatori a portare la loro esperienza a supporto del cambiamento. «Vengo da Ravenna, da quando si è investo sulla mobilità dolce la qualità della vita di tutti è migliorata.

Questo progetto penso che vada in questa direzione - racconta Umberto Pianosi -. Credo che ci vorrà del tempo, ma come è stato per noi, solo nel lungo periodo, guardandosi indietro, ci si chiederà come mai un passo come questo non è stato fatto prima. Ravenna è cambiata tantissimo, Lecce ha tutte le carte in regola per farlo».

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