Alcol e movida, i giovani bevono. Il questionario a scuola: «Nei locali vendita ai minori»

Alcol e movida, i giovani bevono. Il questionario a scuola: «Nei locali vendita ai minori»
di Katia PERRONE
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Giovedì 25 Maggio 2023, 05:00

Il sabato non amano troppo andare in discoteca, preferiscono invece nel fine settimana incontrarsi in casa con gli amici o nei locali, non si definiscono persone astemie e la maggior parte di loro beve alcolici una volta a settimana, e il 40 per cento dei ragazzi intervistati beve alcol di norma il sabato sera. Ma, analizzando i risultati di un questionario anonimo somministrato ad oltre 230 studenti del Liceo Classico e Musicale “Palmieri”, c’è un dato che salta all’occhio più di tutti: il 71,1 per cento degli studenti intervistati ha affermato che i locali che frequentano non rispetterebbero il divieto di vendita di alcolici ai minorenni. Un dato preoccupante, che riguarderebbe i locali cittadini ma anche quelli dell’intera provincia. Sono questi alcuni dei dati esposti da alcuni studenti di quarto anno del liceo leccese e che hanno partecipato al progetto “Prendi la Strada Giusta”, voluto dal Prefetto di Lecce, Luca Rotondi, e che ha coinvolto i ragazzi tra i 15 ei 19 anni. 

Il progetto

Un progetto che ha affrontato i temi dell’uso, o peggio, dell’abuso di sostanze stupefacenti ed alcolici, e i danni e le ricadute sulla vita di ragazze e ragazzi. «Con questo progetto abbiamo deciso di invertire la metodologia tipica, quindi anziché essere noi Istituzioni a stimolare e stuzzicare i ragazzi e dargli informazioni dal nostro punto di vista – ha commentato il Prefetto Rotondi – vorremmo cercare di conoscere su queste tematiche fondamentali quali la sicurezza nella guida, il benessere psicofisico dei ragazzi e sul loro modo di vivere la vita in sicurezza qual è il loro punto di vista, le loro esigenze e aiutarli a divertirsi, perché lo devono fare, ma in sicurezza».

Seguiti da un esperto i ragazzi hanno partecipato al progetto divisi per gruppi. «Sono partiti da un’analisi dei dati interni alla scuola, predisponendo un questionario in forma anonima – ha spiegato la preside Loredana Di Cuonzo – un altro gruppo ha lavorato sulle conseguenze fisiche, un altro gruppo sulle cause che sono di ordine psicologico e che conducono i ragazzi a comportamenti sbagliati, e un altro gruppo sulle cause giuridiche». 

I dati esposti dagli studenti

A esporre i dati raccolti grazie all’aiuto di un esperto sono stati alcuni studenti nel corso dell’incontro che ha visto tra i partecipanti, oltre al provveditore Vincenzo Melilli, anche il questore di Lecce, Andrea Valentino, il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Donato D’Amato, e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Stefano Ciotti, che dopo aver preso contezza dei risultati esposti hanno poi spiegato ai ragazzi anche quali sono le conseguenze a livello fisico, ma anche comportamentale, giuridico e penale dell’uso o dell’abuso di alcol e sostanze. «Il dato relativo alla vendita degli alcolici ai minorenni, non va certamente sottovalutato, anche se andrebbe analizzata con attenzione la veridicità delle risposte per capire se sono situazioni realmente vissute o solo perché raccontate da amici più grandi – ha commentato il questore Valentino – ma il fenomeno esiste, è inutile negarlo, e questo è stato anche il motivo della chiusura di alcuni locali. I controlli li abbiamo sempre fatti, e continueremo a farli, ancor di più in vista dell’estate. Le Forze di Polizia non possono essere ovunque, e controllare locale per locale, la difficoltà è proprio quella di coglierli sul fatto. Per provare a risolvere il problema dovrebbe esserci la collaborazione da parte di tutti: dei giovani e delle amministrazioni. Perché se un locale viene chiuso più volte per violazioni anche le amministrazioni dovrebbero adottare provvedimenti più incisivi». 

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