Lecce, incidenti in aumento nel 2022: due al giorno, tra tangenziale e viali

Lecce, incidenti in aumento nel 2022: due al giorno, tra tangenziale e viali
di Stefania DE CESARE
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Venerdì 5 Maggio 2023, 05:00

A Lecce il pericolo corre sull’asfalto. Aumentano gli incidenti stradali: 823 sinistri nel 2022 con una media di due al giorno. Circa il 30% in più rispetto al 2021. Il dato più alto degli ultimi 5 anni. Maglia nera, ancora una volta, per le tangenziali - dove si sono verificati oltre 60 scontri di cui 3 mortali – e per i viali cittadini (tra tutti viali Japigia) dove le auto continuano a sfrecciare a grande velocità mettendo a rischio soprattutto l’incolumità delle categorie più deboli: 65 i pedoni investiti. 

I report della Polizia Locale

È questo il quadro che emerge dal report stilato dalla Polizia Locale relativo al numero dei sinistri stradali registrati nel 2022 sul territorio urbano. Il dossier conferma un dato ormai noto da tempo: le strade del capoluogo salentino sono sempre meno sicure, con arterie pericolose e automobilisti con scarso senso civico. Lo scorso anno sono stati 823 gli scontri stradali con 408 feriti (di cui 11 in prognosi riservata), 4 mortali e 411 senza lesioni. Mai così tanti incidenti. Il dato più alto rilevato dal 2018 (quando gli incidenti furono 719) e dal 2019 (685). 
E così dopo la “tregua” durante i due anni di pandemia – 494 nel 2020 e 619 nel 2021 – i sinistri stradali sono tragicamente tornati a salire e si susseguono con frequenza, mandando spesso in tilt la viabilità.

La lista delle strade killer è lunga e ben distribuita sul territorio. Grazie al report del Comando, infatti, si può disegnare una mappatura delle arterie più pericolose. 

La Tangenziale Est, maglia nera

La Tangenziale Est si conferma maglia nera con 36 incidenti. Le persone coinvolte sono state 74 di cui 47 illesi, 21 feriti e 3 persone decedute. Al secondo posto nella classifica c’è viale Japigia dove la carreggiata è teatro ogni anno di numerosi scontri. Nel 2022 sono stati 29 gli incidenti con 68 cittadini coinvolti, 15 feriti e 53 illesi. 
A seguire troviamo la Tangenziale Ovest con 27 sinistri: 83 le persone “vittime” degli impatti e 17 feriti. Le zone che hanno registrato un più alto numero di collisioni tra vetture sono le strade di ingresso e uscita dalla città così come i lunghi rettilinei urbani, attraversati spesso ad alta velocità. 
Ma il bilancio, come detto, è pesante soprattutto sui viali: la presenza dei photored evidentemente non ha sortito gli effetti desiderati.
Nella mappa della paura c’è viale Rossini (18) e viale Leopardi (18). A seguire viale Giovanni Paolo II e viale Grassi con 17 scontri per ciascuna arteria. Il rischio corre anche su viale Otranto (15); via Merine, viale Calasso e viale Cavallotti (13); via 95esimo Reggimento Fanteria, via Lequile e via Leuca (12); via Monteroni, via San Francesco d’Assisi (11); via Gallipoli, via Taranto, via Imperatore Adriano, via Giammatteo e via Adriatica (10). 
Ma tanti sono anche gli scontri nei pressi degli incroci, dove il mancato rispetto dello stop o della precedenza causa quotidianamente tamponamenti tra vetture e investimenti dei pedoni. Tra le intersezioni più pericolose (prive di impianto semaforico) c’è via Imperatore Adriano/via San Francesco d’Assisi dove lo scorso anno si sono verificati 5 sinistri. Un incrocio da sempre monitorato proprio a causa della sua pericolosità, tanto da spingere l’amministrazione a intervenire con l’installazione di dissuasori e attraversamenti ad hoc per tutelare i pedoni. 
Cinque incidenti anche nei pressi dell’intersezione tra viale Japigia e via 95° Reggimento Fanteria. Tra gli incroci semaforizzati più critici, con 4 incidenti, ci sono via Benedetto Croce/viale Japigia; via Gaetano Argento/viale Ugo Foscolo e via Don Guanella/via Lequile. Per quanto riguarda il tipo di sinistro, lo scorso anno sul territorio urbano si sono registrati 17 scontri frontali (2%); 178 impatti frontali/laterali (21%); scontri laterali 121 (14%). E poi 106 tamponamenti (13%), 75 veicoli in marcia contro il veicolo in sosta (9%), 167 vetture contro ostacolo fisso (20%). 

Gli investimenti di pedoni o ciclisti 

Il rischio è di casa anche per chi prova ad attraversare la strada, in periferia come nelle zone centrali: nel 2022 si sono contati 65 investimenti che hanno visto come protagonisti in negativo i leccesi che si spostano a piedi o magari in bici (63 nel 2021). I sinistri sono dovuti principalmente alla responsabilità diretta dei conducenti. Distrazione e velocità anche in ambito urbano la fanno da padrone. Il superamento dei limiti consentiti è ancora pratica diffusa tra i leccesi e salentini sempre più abituati a spingere sull’acceleratore senza curarsi dei pericoli. 
Sono ancora tanti, inoltre, gli incidenti causati da chi circola senza revisione o senza assicurazione e da che si mette al volante in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Tra le irregolarità più comuni, poi, anche la mancata precedenza, la circolazione senza patente, il mancato mantenimento della distanza di sicurezza, e il non rispetto dello stop e della segnaletica stradale, soprattutto a ridosso delle strisce pedonali.

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