Il “Santa Lucia” verso la demolizione: diventerà una palazzina con negozi e uffici

Il “Santa Lucia” verso la demolizione: diventerà una palazzina con negozi e uffici
di Paola ANCORA
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Venerdì 4 Marzo 2016, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 11:52

Dopo tre anni la verità è arrivata dagli atti: il Santa Lucia sarà demolito e al suo posto sarà realizzata una nuova palazzina, con uffici, box e negozi. La società acquirente, che ha già presentato il progetto dei lavori in Comune.
Di certo, insomma, quell'angolo di Lecce non resterà nell'oblio ma per chi si aspettava che venisse "restituito alla cultura" si tratta di una doccia fredda: la storica sala cinematografica chiuse i battenti tre anni fa nella delusione generale, con tanto di veglia funebre e dibattiti per attirare l'attenzione della città su questa (ennesima) perdita di un contenitore culturale.
Qualche speranza era arrivata nella scorsa primavera durante la campagna elettorale di Michele Emiliano, che aveva scelto l'immobile come quartier generale delle sue "sagre del programma" e in quella stessa fase si è era anche parlato di un possibile accordo per farne un luogo di cultura, anche tenuto conto della sua storia e architettura. 
Ma di poche ore fa è invece la notizia che il cinema sarà demolito. A renderlo noto, sul suo blog, è l'associazione Lecce Città pubblica, che ha pubblicato gli atti presentati in Comune.

«La notizia - prevedibile – è che è stato presentato un progetto per la sua totale demolizione e la costruzione di un nuovo edificio con locali commerciali e abitazioni/uffici. A presentarlo la società STK srl in qualità di promissario acquirente e general contractor - spiegano dall'associazione, guidata dal consigliere comunale Carlo Salvemini - .
Il dirigente del settore urbanistica ha disposto il 7 ottobre 2015 il rilascio del permessi di costruire (al momento, e sono trascorsi 5 mesi, ancora non avvenuto)».

Nel dettaglio del progetto si prevede:
– un piano interrato destinato ad autorimessa per box di pertinenza condominiale;
– un piano terra destinato a 5 locali commerciali;
– 4 piani superiori destinati ad abitazioni uffici per complessive 24 unità immobiliari (4 abitazioni + 1 ufficio per piano).
Come viene scritto nella relazione tecnica “un intervento edilizio che intende dare un’immagine nuova rispetto all’esistente, un segno di discontinuità e di modernità nelle linee e nelle forme”.
«Da una prima lettura - prosegue Lcp - non pare configurarsi come una realizzazione invasiva, ad esempio riguardo le superfici commerciali che quelle residenziali. E’ tuttavia previsto un aumento di cubatura esistente, bonus previsto dal cosiddetto piano casa regionale. Queste le informazioni principali desumibili dall’esame degli atti depositati presso gli uffici comunali».
Ora l'associazione ha annunciato che chiederà la convocazione urgente della commissione urbanistica.
«Per una ragione politica - spiegano ancora -: è giusto che un progetto che interviene su un immobile che è parte della memoria di Lecce – fino a pochi mesi fa appartenuto alla vita pubblica della comunità – venga spiegato, presentato, illustrato agli amministratori e alla cittadinanza. Le trasformazioni importanti, come questa, è giusto che avvengano nella condivisione. Per una ragione tecnica: è importante verificare se questo procedimento – concludono - non debba incardinarsi su una variante; e quindi se debba prevedere una decisione del consiglio comunale per la valutazione dell’interesse pubblico e il pagamento del contributo straordinario (attualmente non previsto).

 

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