Urla, schiamazzi, bestemmie e cori da stadio fino alle 6 del mattino: «A Gallipoli non si dorme più, è un incubo»

Urla, schiamazzi, bestemmie e cori da stadio fino alle 6 del mattino: «A Gallipoli non si dorme più, è un incubo»
di Antonella MARGARITO
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Sabato 19 Agosto 2023, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 20:29

Malamovida e dintorni. A Gallipoli è vietato il riposo. Dalla Baia Verde al centro storico, passando per corso Roma senza soluzione di continuità per i gallipolini le ore notturne sono una vera e propria iattura, specialmente per chi al mattino deve alzarsi anche presto per andare al lavoro, ma anche per chi vorrebbe vivere una vacanza in santa pace senza rischiare ogni notte un "coccolone". Le lamentele, condite a volte da insulti e parole pesanti, sono ormai un coro unanime di chi vorrebbe utilizzare le ore notturne per riposare, almeno da una certa ora in poi. Cosa che non accade, vuoi per le emissioni sonore di alcuni locali, vuoi per gli schiamazzi di genere animalesco dei ragazzi. Davanti ai bar o ristopub e simili si balla e si urla come se non ci fosse un domani, come per esempio accaduto nella notte tra giovedì e venerdì scorsi nel centro storico, dove via Antonietta de Pace è diventata una sorta di discoteca a cielo aperto in particolare nei pressi di qualche localino new entry nel panorama della movida gallipolina. Erano circa le due di notte e ancora si urlava e ballava alla grande su musica ad altissimo volume.

L'ordinanza

Eppure lo scorso 13 giugno il sindaco Stefano Minerva ha emanato un ordinanza ad hoc con tanto di premessa «continuano a pervenire presso gli uffici comunali segnalazioni da parte di cittadini e residenti relativamente a turbative alla quiete ed al riposo causate dall'eccessiva amplificazione della diffusione musicale da parte di locali ed esercizi commerciali di intrattenimento; si ritiene opportuno, di conseguenza, adottare un apposito provvedimento al fine di salvaguardare il riposo delle persone, procedendo a stabilire orari entro i quali consentire agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande ovvero bar, ristoranti, pizzerie e paninoteche lo svolgimento di attività oltremodo rumorose anche con diffusione di musica». Quali gli orari? «Dal 30 giugno al 6 agosto e dal 17 agosto al 30 settembre: sino alla mezzanotte; dal 7 al 16 agosto: sino all'1 del giorno successivo.. comunque il livello sonoro emesso dovrà essere di intensità tale da non arrecare disturbo alla quiete pubblica». Preciso. Naturalmente sono previste sanzione per il mancato rispetto dell'ordinanza, che al momento sembra essere il libro dei sogni.
Altra note dolente è poi quella della caciara che dalla città vecchia continua anche su corso Roma qui e là quando i giovani turisti rientrano nelle loro stanze, per non parlare poi di Baia Verde dove evidentemente si concentrano le comitive che escono dalle discoteche e pensano che sia d'obbligo inscenare cori da stadio o mettere in atto rumori di ogni genere. "Ore 5,52, le retroguardie dei lanzichenecchi, tra fischi, urla e bestemmie fanno ritorno ai loro covi lasciando dietro di sé la solita scia di sporcizia di ogni genere.

Questo è ormai il "turismo" gradito a Gallipoli", scrive un cittadino che villeggia a Baia Verde sulle pagine di Facebook e a lui si unisce un coro di proteste. "Noi a lido combattiamo con continue risse notturne e atti di vandalismo", scrive un altro signore che vive nei pressi della zona Lido San Giovanni. Non c'è pace dunque nella cittadina ionica dove puntualmente ogni anno si registra lo stesso leit motiv che sembra non avere soluzione.

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