Salento, cartelle da un milione annullate dopo 14 anni. Ma la società è fallita

Salento, cartelle da un milione annullate dopo 14 anni. Ma la società è fallita
di Roberta GRASSI
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Martedì 29 Agosto 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 14:03

Un milione di euro, per una sentenza tributaria giunta quando l’azienda però, era già fallita.  È la storia di una società di Casarano, che l’ha spuntata dinanzi alla Corte di Cassazione dopo un contenzioso durato 14 anni. Con ordinanza, infatti, in accoglimento delle eccezioni di diritto formulate dall’avvocato Maurizio Villani, ha rigettato il ricorso dell’Agenzia delle Entrate di Lecce ed ha confermato l’annullamento dei tre avvisi di accertamento notificati alla Srl Sancar di Casarano, concessionaria Opel, per gli anni 2004, 2005 e 2006, per un totale di oltre un milione di euro, ed ha condannato l’Agenzia delle Entrate alle spese di lite.
In sostanza, è stato confermato il principio che i premi di produzione sia quantitativi che qualitativi (cosiddetti bonus misti) che le case produttrici riconoscevano alle concessionarie di auto non erano oggetto di tassazione, come invece la guardia di finanza e l’Agenzia delle Entrate di Lecce ritenevano sin dal 2009.

Il legale: «Le cause hanno contribuito al fallimento della società»

«Nel corso dei giudizi durati oltre 14 anni - spiega l’avvocato Villani - sia i giudici di merito sia lo stesso ministero delle Finanze, con la nota del 14 luglio 2009, hanno sempre dato ragione alla società ricorrente, ma nonostante tutto le cause sono andate avanti e ciò ha contribuito al fallimento della società».
«Questa vicenda - aggiunge il legale - deve far riflettere gli organi impositori che in sede di accertamenti fiscali devono agire con prudenza, responsabilità ed equilibrio per evitare gravi crisi finanziarie ed economiche ai contribuenti che, pur vincendo le cause, rischiano il fallimento come nella fattispecie.

Oltretutto, lo stesso Mef, tenendo conto della costante giurisprudenza della Corte di Cassazione, aveva invitato gli Uffici fiscali a non insistere con il contenzioso tributario ma, nonostante tutto, l’Agenzia delle Entrate di Lecce ha portato avanti le cause per oltre 14 anni, le ha perse tutte, è stata condannata alle spese ed ha determinato il fallimento di una seria ed operativa società, con il licenziamento di tutti i dipendenti». 

Le ragioni dei giudici

In particolare gli avvisi relativi agli anni di imposta 2005 e 2006 riguardavano l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata prevista per l’acquisto di autovetture nuove da parte di soggetti disabili, mentre l’avviso di accertamento del 2004 era riferito unicamente alla rilevanza fiscale degli incentivi commerciali. 
A ricorrere in Cassazione, come si diceva era stata l’Agenzia delle Entrate, assistita dall’avvocatura generale dello Stato. I giudici hanno ritenuto generiche e non motivate e le considerazioni di parte, rilevando che i “bonus” ricevuti dalla concessionaria fossero di natura “mista”. E non fossero oggetto di tassazione. 
Il legale ha rilevato che la società è fallita, sottolineando inoltre che probabilmente il contenzioso lungo e oneroso potrebbe aver avuto un ruolo nella crisi finanziaria che ha portato alla fine al default. Un contenzioso che si è risolto favorevolmente per la ditta, quasi tre lustri dopo i fatti. 

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