Palline di naftalina per avvelenare i randagi

Palline di naftalina per avvelenare i randagi
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Lunedì 5 Settembre 2016, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 13:54
Palline di naftalina sparse per strada con l'intento di avvelenare i cani randagi.
Un episodio, accaduto nelle scorse ore in piazzetta Isonzo a Calimera, che ha suscitato lo sdegno di una comunità e che l’amministrazione intera ha bollato come “vile” e pericoloso anche per le persone.
Vittime del gesto infatti sarebbero potuti essere non solo i cani che stazionano e vagano nella zona, ma anche i bambini. Le palline bianche infatti, molto simili a caramelle di zucchero, potrebbero essere raccolte e ingerite dai minori.

Un gesto volontario, sicuramente, da parte di qualcuno che quei cani vaganti intorno alla piazzetta alla periferia del paese proprio non li sopporta, e che ha pensato bene di eliminarli crudelmente.
 
«Calimera non merita tutto ciò - si legge in un post sulla pagina Facebook del Comune - questa amministrazione metterà in campo ogni sforzo per individuare i responsabili. Ringraziamo le volontarie che quotidianamente si spendono per la salute dei cani vaganti e che oggi hanno evitato il peggio ripulendo l'area dalle palline velenose - si legge ancora nel post - Chi invece le ha abbandonate dovrà certamente rispondere delle proprie azioni». Il primo cittadino Francesca De Vito ha definito questo «un atto deplorevole non degno di un paese civile. Il problema randagismo a Calimera esiste ma abbiamo messo in campo tutte le nostre forze per risolverlo».
L'episodio è stato segnalato ai vigili urbani da una delle volontarie che quotidianamente si preoccupano di accudire i cani randagi. L'amministrazione è stata subito interessata e l'assessore all'Ambiente Antonio Montinaro si è preoccupato di allertare il vetenerinario Asl che ha confermato la pericolosità delle palline. Se ingerite potrebbero essere letali.

Qualcuno le avrebbe anche frantumate per renderle meno riconoscibili. «Siamo in presenza di un inquivocabile tentativo di avvelenamento - dice l'assessore Montinaro - sappiamo che in quella zona i cani randagi ci sono perché più volte abbiamo ricevuto delle segnalazioni. Ma eliminarli fisicamente non è certo il modo giusto per risolvere il problema. Stiamo portando avanti da mesi una campagna di sterilizzazione di concerto con la Asl - continua il vice sindaco - ma sappiamo che c'è qualcuno che porta i cani randagi anche da fuori e li abbandona da noi».
E questo non è l'unico episodio condannato su facebook dall'amministrazione comunale. Alcuni giorni fa infatti sono comparse delle scritte ingiuriose nei confronti di un ragazzino di un paese dell'Est residente a Calimera su alcune giostre del parco giochi comunale. Nome e cognome, scritti a chiare lettere, e poi le offese, con riferimenti che sono stati subito cancellati. Anche in questo caso la condanna ufficiale da parte degli amministratori: «Offese a sfondo razzista e discriminatorio non accettabili in un comune che ha deciso di investire tutto nell'inclusione e nella valorizzazione delle differenze. Spetta ai grandi, a noi adulti - prosegue l’amministrazione - promuovere la cultura dell'accoglienza, dell'integrazione e del rispetto dei beni comuni».
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