Caldaie, il Comune riprende i controlli: ora bisogna pagare

Caldaie, il Comune riprende i controlli: ora bisogna pagare
di Paola COLACI
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Lunedì 21 Marzo 2016, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 13:46
Caldaie e tassa sugli impianti termici: il Comune di Lecce ci ripensa e punta a riprendersi il servizio di controllo in città. A breve un bando per l’affidamento delle verifiche e un regolamento sulle tariffe. Poi ripartiranno controlli.

Ad oggi è ancora presto per stabilire chi e quando busserà alla porta dei leccesi per verificare che tutti i documenti relativi alla manutenzione di caldaie, di stufe e termo camini e altri impianti di riscaldamento e climatizzazione siano in regola. Così come anche i versamenti a carico dei cittadini. L’unica certezza al momento è che a quasi due anni dalla rinuncia da parte del Comune di Lecce all’attività di verifica, ora l’amministrazione di Paolo Perrone fa un passo indietro.
 
Lo scorso giovedì in commissione comunale Ambiente, infatti, è approdata una proposta di delibera per la riassunzione del servizio in capo a Palazzo Carafa. Ora l’atto passerà al vaglio del prossimo Consiglio comunale già programmato per domani. Se la delibera dovesse essere approvata, si metteranno al lavoro gli uffici dell’ente. Prima di avviare i controlli nelle abitazioni dei leccesi, infatti, il Comune dovrà individuare una ditta alla quale affidare i controlli e le ispezioni, ma sarà necessario anche riscrivere e approvare un nuovo regolamento relativo alle tariffe delle autodichiarazioni a carico dei cittadini.

In base ad una legge del 2005, infatti, chiunque possegga impianti di climatizzazione e riscaldamento nella propria abitazione è obbligato non solo alla manutenzione annuale ma anche al versamento nelle casse comunali o provinciali di una tassa il cui importo varia a seconda della potenza degli impianti. La norma prevede, inoltre, una serie di sanzioni per tutti coloro che non risultino in regola con i documenti. Sino al 2014 a svolgere i controlli per conto del Comune a Lecce era la cooperativa Vit. Le verifiche che sono state eseguite sino al 31 luglio 2014 quando, a contratto scaduto, l’amministrazione comunale ha rinunciato ad occuparsi del servizio. Il controllo sugli impianti termici, dunque, è tornato nelle mani della Regione Puglia che detiene la competenza in questa materia.

E l’ente di Via Capruzzi a febbraio dello scorso anno ha disposto che a subentrare nella gestione dell’attività fosse la Provincia di Lecce. E il Consiglio provinciale a dicembre scorso aveva approvato una delibera con la quale stabiliva di affidare alla Nuova Salento Energia, società partecipata dell’ente, l’attività di controllo degli impianti della provincia ma anche di quelli installati negli immobili di Lecce città. Nei giorni scorsi, poi, Palazzo dei Celestini ha stipulato con l’azienda in house una convenzione nella quale si stabilisce che qualora la Regione riaffidi la competenza dei controlli al Comune di Lecce, Provincia e Nuova Salento Energia faranno un passo indietro.

E così sarà, probabilmente. «La proposta di delibera per il riaffidamento del servizio al Comune è stata approvata in Commissione nelle scorse ore – ha fatto sapere l’assessore comunale all’Ambiente Andrea Guido – Il passaggio successivo sarà quello del Consiglio comunale di domani. Se l’atto dovesse essere approvato, poi, attenderemo il via libera della Regione. Successivamente sarà predisposto un bando pubblico per l’affidamento del servizio e ridefiniremo le tariffe in base al regolamento regionale a cui siamo tenuti ad adeguarci». Lo stesso Guido, tuttavia, ci tiene a chiarire la questione relativa alla vertenza occupazionale che a tutt’oggi vede ancora coinvolti i 27 impiegati ex Vit: «In sede di affidamento del servizio faremo di tutto per offrire garanzie di ai 27 lavoratori che da due anni attendono di poter tornare a lavorare» conclude l’assessore.
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