Bus inquinanti: 7 su 10 nel Salento «Sì al rinnovo, ma fondi bloccati»

Bus inquinanti: 7 su 10 nel Salento «Sì al rinnovo, ma fondi bloccati»
di Stefania DE CESARE
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Venerdì 1 Ottobre 2021, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 09:20

Bus datati, obsoleti e inquinanti. La provincia di Lecce fanalino di coda della Puglia: nel Salento il 72,8% di autobus appartiene alle categorie da Euro 0 a Euro 4. In altre parole: 7 su 10 mezzi sono vecchi. E la Stp chiama in causa la Regione: «Sono due anni che siamo pronti a indire la gara per l'acquisto di 41 mezzi, ma i finanziamenti sono bloccati nell'iter con Roma. Fate in fretta».
Meno auto e più mobilità sostenibile, ma solo a parole. E nel Salento gli autobus sono tutt'altro che green. È il paradosso della provincia di Lecce: da una parte gli appelli (da più fronti) per incoraggiare l'uso di bici e mezzi pubblici alternativi, osì da contenere le emissioni a vantaggio anche della viabilità. Dall'altra parte, però, i mezzi pubblici sono vecchi e poco ecologici. Difficile, quindi, convincere i cittadini a lasciare a casa l'auto e a spostarsi con i mezzi di trasporto se questi risultano fatiscenti e, appunto, dannosi per l'ambiente.
Un cortocircuito comune a molte città italiane ma che, a quanto pare, trova nella provincia salentina terreno più fertile che altrove. Lo studio è stato elaborato dall'Osservatorio sulla mobilità sostenibile di Airp (Associazioni Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla base degli ultimi dati Aci disponibili.

I numeri in Puglia


In Puglia soltanto il 41,9% degli autobus pubblici circolanti appartiene alle categorie emissive Euro 5 ed Euro 6. Il dettaglio provinciale evidenzia che il parco circolante di bus più moderno (Euro 5 o Euro 6) è quello in provincia di Bari (48,7%), mentre quello più vecchio - come si diceva - si trova in provincia di Lecce che ha il 72,8% di autobus nelle categorie da Euro 0 a Euro 4. Dati che fanno il paio con quelli elaborati ad agosto dall'Osservatorio Continental, sempre su dati Aci, e che confermano il trend negativo per il Salento.
Il parco circolante di bus salentini, quindi, continua ad avere un grande bisogno di ricambio anche per aumentare l'appeal verso gli utenti: studenti e lavoratori che si spostano durante l'inverno, ma anche tra i turisti estivi che scelgono di raggiungere le spiagge con i veicoli pubblici. Un processo di svecchiamento che richiede tempi lunghi e necessita di forti investimenti. Ma il Salento ha fretta e il territorio non può più aspettare. E su questa necessità interviene in modo netto Stp. «Ad oggi ci sono ritardi da parte della Regione Puglia relativi ad uno stanziamento statale che dovrebbe essere pronto da circa due anni, ma di cui ancora non abbiamo traccia spiega Antonio Enrico Ponzo, amministratore unico Stp - comprendiamo le difficoltà causate dalla pandemia, ma, di fatto, subiamo questo ritardo.

L'ultimo ammodernamento dei mezzi 4 anni fa

L'ultimo nostro ammodernamento dei mezzi risale a quattro anni fa. Sono due anni che siamo pronti per indire una gara per l'acquisizione di 41 veicoli». Nodi che s'incrociano. «In più c'è anche un altro problema - aggiunge il manager Stp - e mi riferisco al fatto che la Regione pensava di utilizzare questi fondi, parliamo di 6 milioni di euro solo per Stp, abbassando la quota di contribuzione prevista dallo Stato per il Tpl dal 75% al 60%, caricando quindi le aziende di un ulteriore 15%. Questa questione deve essere chiarita perché non si può gravare sulle aziende».
Mezzi obsoleti anche nel parco bus di Ferrovie Sud Est, l'altra società che opera nel Salento su gran parte delle tratte. Dalla società fanno sapere che la società «bandirà a breve una gara per acquistare 40 nuovi bus in co-finanziamento» e ricorda che «in questi anni Fse ha acquistato, sia con co-finanziamenti che in modo autonomo, nuovi veicoli». Sud Est, dunque, prova ad accelerare.
A livello comunale anche Palazzo Carafa prova a fare la sua parte con i bus Sgm del trasporto pubblico a Lecce. «Abbiamo proceduto da poco a immettere 13 mezzi euro 6 ricorda l'assessore alla Mobilità sostenibile Marco De Matteis - e un rinnovo così importante non avveniva dal triennio 2004-2007 quando furono acquistati 15. Puntiamo all'abbattimento delle emissioni intercettando tutte le occasioni di finanziamento. Anche perché con il nuovo piano di esercizio avremo necessità di potenziare la flotta e rinnovare il parco mezzi di Sgm».
Infine, un'ultima considerazione sui dati nazionali. Dall'elaborazione Airp emergono forti disparità territoriali: il Friuli-Venezia Giulia, con il 77% di bus pubblici di categoria Euro 5 o Euro 6, è la regione con il parco circolante di autobus pubblici più moderno. Seguono il Trentino-Alto Adige e la Lombardia. Gli autobus pubblici più vecchi e quindi anche più inquinanti, si trovano al Centro e al Sud Italia, in particolare in Sardegna (83,3%), Molise (79,8%) e Basilicata (77,8%).
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