«Nostra figlia è morta per la superficialità dei medici, se avessero compreso subito la gravità della situazione oggi sarebbe ancora viva». Gianluca Puce, papà della piccola Ludovica, due anni e mezzo, morta per encefalite acuta il 29 dicembre scorso, non si dà pace. «Per un’ora e mezza - racconta - mia figlia è rimasta sul lettino del reparto di Pediatria, senza ricevere alcuna cura o attenzione. Solo quando ho iniziato a fare video e foto della situazione i medici si sono detti disposti a “rivalutarla”. Hanno provato a farle una flebo, ma avevano difficoltà a trovare le vene. È stato a quel punto che hanno iniziato a preoccuparsi anche loro ed hanno disposto il trasferimento al Fazzi».
L'esposto
La famiglia della piccola Ludovica ha depositato nei giorni scorsi una denuncia alla Procura della Repubblica di Lecce nei confronti della Asl chiedendo di individuare e chiarire eventuali responsabilità per la morte della bambina, stroncata da una encefalite conseguente a un virus influenzale. La famiglia Puce, assistita dall'avvocato Alessandro Greco, vuole chiarezza, convinta com'è che al Pronto soccorso di Gallipoli, dove Ludovica è stata accompagnata quando la febbre era salita a 41, non sia stato fatto tutto quanto il necessario per salvare la piccola. Nella denuncia, infatti, si fa espresso riferimento al reato di “responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario”.
«Volevano che portassi in ospedale mia figlia con la mia auto – prosegue papà Gianluca - dopo le mie proteste è stata messa a disposizione un’ambulanza, ma senza medico a bordo.
L'associazione Codici ha presentato un esposto a sé
Emergono chiaramente tanti aspetti da approfondire. Da qui l’esposto in Procura dell’associazione Codici, affinché la magistratura approfondisca quanto accaduto e faccia emergere la verità.
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