Esplosione ad Arnesano questa mattina alle 8.30 in una fabbrica di fuochi d'artificio di proprietà della famiglia Cosma di Monteroni. Tragico il bilancio: un giovane è morto poco dopo l'arrivo in ospedale. A perdere la vita è stato Gabriele Cosma, 19 anni, di Monteroni, figlio di uno dei titolari, Dario Cosma. Altri tre lavoratori che al momento dell'esposione erano nel capannone sono feriti. Uno è in gravi condizioni. In questo momento i medici del Fazzi stanno facendo di tutto per salvare la vita ad un altro lavoratore che ha riportato ustioni sull’80 per cento del corpo ed è stato trasportato in codice rosso presso il reparto grandi ustionati dell'ospedale di Brindisi.
La disperazione del padre in ospedale. E' stato il padre, Dario Cosma, a soccorrere per primo Gabriele. L'uomo gli è stato accanto, tenendogli la mano e parlandogli, fino all'arrivo dell'ambulanza. Poi, in ospedale, quando il ragazzo è morto ha urlato tutta la sua disperazione: «Fatemi una puntura, voglio morire anche io», ha detto implorando medici e infermieri. L'uomo è stato assistito dal personale del "Vito Fazzi".
A provocare l'esplosione, secondo una prima ricostruzione fatta dagli investigatori, potrebbe essere stata una fiammata improvvisa generata dal macchinario per l'asciugatura dei colori.
Tra i feriti il più grave è Gianni Rizzo, 41 anni di Carmiano (nella foto qui in basso), che insieme al ragazzo stava lavorando sulla preparazione delle polveri quando, a causa di una reazione chimica, si è innestata l'esplosione che ha travolto i due lavoratori.
L'uomo è in condizioni disperate. Fortunanatamente gli altri uomini presenti - tra l'altro zii della vittima e soci, ossia Andrea e Gianluca Cosma - si trovavano più lontani e sono stati investiti solo da qualche scheggia. Sono stati medicati sul posto. Sul posto Vigili del fuoco e ambulanze del 118 e carabinieri.
La fabbrica di fuochi d'artificio si trova alla periferia del paese, nelle vicinanze del cimitero. C'è stata un'esplosione che è stata sentita nel raggio di diversi chilometri. Il capannone è andato distrutto. All'interno si trovavano i tre lavoratori.