Animali maltrattati? Blitz al canile: indaga la Procura

Animali maltrattati? Blitz al canile: indaga la Procura
di Leda CESARI
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Venerdì 5 Luglio 2019, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 10:08
Cani maltrattati al canile Lovely? Lo diranno le indagini, partite nei giorni scorsi dopo una denuncia alla Procura e successivo blitz i una task force di Carabinieri, Guardie zoofile e Asl. Sotto i riflettori l'abbandono e il maltrattamento in cui verserebbero gli animali ospiti della struttura. O, almeno, questo si legge nella denuncia: uno stato dell'arte che avrebbe già trovato conferma. Sulla vicenda indaga il pubblico ministero Giovanni Gallone.

Una volontaria si era rivolta magistratura, assistita dall'avvocato Mirca Spedicato, perché accertasse come nella masseria Zingarello, sulla provinciale Lecce-Torre Chianca dove sono attualmente ospitati 53 cani anziani che, per legge, sono di proprietà del Comune gli animali non fossero più tenuti in condizioni ottimali come nel passato, cioè quando il canile era gestito dalla precedente proprietaria, Giuliana Tondi Pozzi. Che aveva poi donato i terreni su cui poggia la struttura con l'obbligo però di continuare il servizio a vantaggio dei randagi ospitati ad Domenico Clemente, e la relativa associazione di protezione animale alla madre di lui, Luigina Verardi. Associazione che, come per la precedente gestione, usufruisce di una convenzione con il Comune di Lecce per il mantenimento dei cani in questione, ma che non riserverebbe in realtà agli animali ecco il punto centrale della denuncia quelle attenzioni ad essi riservate dalla precedente proprietaria e previste dalla stessa convenzione.

I magistrati stanno verificando se è vero che i cani non ricevano più i trattamenti necessari a prevenirne le malattie vaccinazioni anti-leishmania, anti-filariosi, sverminazioni né cibo adeguato ai loro bisogni e alle loro esigenze di individui anziani (molti sarebbero infatti senza denti e necessiterebbero quindi di mangime apposito). Non solo: secondo i primi riscontri, gli animali sarebbero inoltre esposti alle intemperie per mancanza di copertura dei box a causa di lavori mai finiti. La struttura sarebbe stata ampliata illegittimamente per realizzare celle da destinare invece a gatti con i soldi destinati ai bisogni delle bestiole e si troverebbe in ogni caso in pessime condizioni: canali di scolo otturati, erbacce non tagliate, cella frigorifera che avrebbe ospitato almeno fino a marzo quattro carcasse di animali mai smaltite.

Se tutto ciò sia vero lo diranno le indagini in corso. Domenico Clemente, dal canto suo, si dice tranquillo: «I cani ospiti della struttura vivono liberi e stanno bene e le indagini in corso lo accerteranno». Attende l'esito del blitz dei giorni scorsi anche l'assessore comunale Angela Valli: «Il Comune ha preso atto del verbale redatto dall'Asl dopo il sopralluogo e ha chiesto alla stessa se le anomalie strutturali rilevate possano avere ripercussioni sul benessere degli animali. Se così fosse, è chiaro che prenderemmo gli opportuni provvedimenti, spostando se del caso i cani in altra struttura».
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