A caccia di Skeb, il writer seriale che ha firmato il centro storico

A caccia di Skeb, il writer seriale che ha firmato il centro storico
di Paolo CONTE
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Martedì 8 Febbraio 2022, 10:05

Centro storico teatro di furti, atti vandalici e abbandono dei rifiuti. Nonostante la presenza dei sistemi di videosorveglianza, il borgo antico è diventato lo scenario di fatti - più o meno gravi - che si consumano tra le bellezze architettoniche del barocco leccese.
L'ultimo in ordine d'arrivo riguarda un writer seriale per il quale è stata esposta una denuncia contro ignoti. L'uomo è stato immortalato (incappucciato e a volto coperto) dal cellulare di un cittadino mentre imbrattava alcuni muri della Zona a Traffico Limitato con la tag Skeb (probabilmente un nome d'arte). La stessa scritta è comparsa in via Roberto Caracciolo, in piazzetta Giosuè Carducci (di fianco alla biblioteca provinciale Nicola Bernardini) e in altre vie del centro storico. E accanto alla chiesa del Carmine è stato disegnato un individuo con lo spray di colore nero (molto simile alle raffigurazioni dei cartoni animati).

Gli atti vandalici

Un atto vandalico preceduto, non più tardi di una settimana fa, dal furto della statua di Gesù Bambino dal presepe allestito in piazza Duomo. Una vecchia e insana abitudine che si ripete da anni insieme a fenomeni di degrado urbano quali bivacco, accattonaggio molesto e risse. Nelle rientranze di alcune vie i giovani urinano sulla pietra leccese, disturbano spesso in preda ai fumi dell'alcol e gli schiamazzi sono all'ordine del giorno.
«I controlli delle Forze dell'ordine dovrebbero aumentare perché la situazione sta diventando insostenibile - dice Andreina Abate, residente del centro storico -. La puzza di urina si avverte in maniera nauseabonda agli angoli dei muri e anche dove abitualmente parcheggiamo le auto. Purtroppo viviamo in un contesto fuori controllo. La movida dovrebbe essere vissuta in modo più sano per il rispetto della quiete pubblica e del luogo sacro in cui viviamo». «Siamo ai limiti del decoro ormai - aggiunge un altro abitante del centro storico -. Imbrattano i muri, rompono i vasi delle piante, gettano a terra le bottiglie e urlano come se stessero a casa loro. Pensano di stare in un'area della città dove tutto è concesso. Abbiamo fatto battaglie per combattere questi fenomeni, ma siamo una voce in un concerto, non ci ascolta nessuno».
Dai residenti ai commercianti del posto i pareri non cambiano e le lamentele si moltiplicano. «Vent'anni fa in centro storico non c'era nessuno, adesso è tutto il contrario per via dei numerosi locali - afferma Claudio Riso di Cartapesta Riso in Corso Vittorio Emanuele II -.

Ma purtroppo i controlli sono troppo pochi. Dovrebbero incrementare i pattugliamenti in maniera massiccia in più fasce orarie e in diverse zone della Ztl. Per noi del posto non è più una novità. È pieno di scalmanati che bevono. La percezione è quella che ognuno continua a fare quello che gli pare».

Le telecamere “a lavoro”

Nel frattempo i sistemi di videosorveglianza intelligente sul territorio comunale sono in lavorazione e, molto presto, gli occhi elettronici di ultima tecnologia verranno attivati con l'obiettivo di aumentare il livello di sicurezza. Verranno controllati numerosi punti strategici della città. Tra questi la stazione, alcune strade della movida e l'area di Porta San Biagio e Porta Rudiae. «I nuovi sistemi saranno attivi entro la fine di gennaio - svela il comandante della Polizia Locale, Donato Zacheo -. Col nuovo sistema installeremo degli impianti avanzati di videosorveglianza che copriranno diverse vie scoperte. Nel giro di quindici giorni sarà tutto collegato. I nuovi occhi elettronici saranno dodici e contribuiranno a contrastare gli atti criminosi che si verificano in città - conclude -. Questo è il nostro intento».
 

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