Nel fascicolo non sono mai stati ipotizzati reati e non ci sono mai stati indagati.
Per gli inquirenti, non ci sarebbero profili di responsabilità, né a carico dei due anziani, né a carico dei medici che avrebbero effettuato il tampone in ritardo. Marito e moglie, infatti, sembravani affetti da una polmonite influenzale. E gli accertamenti per verificare la posititività al virus erano stati fatti in un secondo momento, quando in ospedale si era sparsa la voce che i due avevano ricevuto la visita del figlio proveniente dal Lodigiano. Le indagini non hanno portato alla luce violazioni nei protocolli. Quanto al figlio, che in base a quanto emerso risulta avere soggiornato a Paullo (Lodi), non risultano collegamenti con la patologia che ha afflitto i genitori.