Si è allontanata dalla sorveglianza della badante, uscendo da casa a piedi e finendo, in stato confusionale, nel cortile di un'abitazione privata a poche centinaia di metri di distanza, dove due cani di razza Amstaff, posseduti dai proprietari della villetta in questione, l'hanno assalita uccidendola in pochi istanti. Seppur ancora parziale, trova sempre più conferme questa ricostruzione della morte di Carmen Gorzanelli, 89enne morta ieri sera intorno alle 19 a Sassuolo, nel Modenese. Dinamica che la polizia, cui sono affidate le indagini, consegnerà al più presto alla procura di Modena, dove sarà aperto un fascicolo per omicidio colposo, almeno inizialmente senza indagati e affidato al pubblico ministero Lucia De Santis.
La possibile ricostruzione della tragedia
I due animali potrebbero essersi scagliati contro l'anziana perché proprio in quel momento al cancello, aperto, c'era una bambina di poco più di dieci anni, che stava attendendo l'imminente ritorno della madre davanti all'abitazione e che si sarebbe rivolta alla vittima, non conoscendola, chiedendole cosa ci facesse lì. I cani potrebbero dunque essere intervenuti istintivamente per difendere la piccola di fronte ad una persone che non avevano mai visto.
Associazioni contro: Codacons e Aidaa
La morte di Carmen Gorzanelli a Sassuolo ha riacceso il confronto sulla gestione di determinate razze di cani. Fabio Galli, vice presidente regionale del Codacons dell'Emilia Romagna, a questo proposito scrive «che è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l'uomo, indipendentemente dall'educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto che esistono razze che per le loro caratteristiche possono provocare ferite letali in caso di morsicatura. Per questo chiediamo da tempo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi». Di segno contrario l'intervento di Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente: «Ci permettiamo di invitare tutte le parti a non gettare la responsabilità addosso ai cani. Quello che noi chiediamo è di non punire quei cani per aver fatto, seppure con risultati drammatici solo il loro mestiere di cani da guardia a protezione di una bambina che per loro era in pericolo».