Lo sport merita rispetto sui ponti di Roma. La protesta dell'Asi: "Draghi ci ascolti"

Lo sport merita rispetto sui ponti di Roma. La protesta dell'Asi: "Draghi ci ascolti"
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Lunedì 8 Marzo 2021, 14:44 - Ultimo aggiornamento: 14:46

“Lo sport merita rispetto”. Ad un anno dall’inizio del lockdown, Roma si risveglia così, con questo messaggio affisso in diversi grandi striscioni sui ponti-simbolo della Capitale. Il Ponte Duca d’Aosta, quello dello sport e Ponte Cavour che conduce ai Palazzi della politica. E poi, Ponte Margherita, Ponte degli Angeli, Ponte Fabricio, Ponte Sisto... Tutti hanno visto riecheggiare lo stesso identico slogan, un grido di dolore lanciato da tutto il mondo dello sport. Un’iniziativa organizzata da ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) e che è pronta ad essere emulata da altre città italiane per gridare più forte che il dilettantismo costituisce nel nostro Paese la base del movimento sportivo.


 
Questi striscioni rappresentano la voce del popolo dello sport, in ginocchio da un anno, che chiede riaperture immediate in sicurezza, ristori e, soprattutto, di ridare fiducia ai cittadini. 
 
“Un’altra delle tante iniziative che il nostro Ente ha messo in campo per dare voce alle istanze del mondo dello sport – spiega il senatore FdI, Claudio Barbaro, Presidente di ASI - delle 100mila strutture su tutto il territorio nazionale, delle migliaia di operatori che vi lavorano e dei cittadini che considerano lo sport fondamentale. Lo sport è la soluzione del problema e non il problema. E merita rispetto”.
 
In mattinata, un cartello con la scritta “Lo sport merita rispetto” è apparso anche sulla Statua del Pasquino, la più celebre statua parlante di Roma. 
 

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