Rapinano un'anziana e la abbandonano agonizzante: arrestati due nomadi. «Si vantarono del colpo in un video»

L'arresto dei due malviventi è avvenuto dopo un mese e mezzo di indagini. Decisive le immagine delle telecamere di sorveglianza

Rapinano una 80enne al supermercato e la lasciano con la «sindrome da crepacuore» in auto, poi si vantano del colpo in un video
Rapinano una 80enne al supermercato e la lasciano con la «sindrome da crepacuore» in auto, poi si vantano del colpo in un video
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Martedì 31 Gennaio 2023, 13:07 - Ultimo aggiornamento: 14:07

Senza pietà, neppure per una signora di 80 anni, lasciata in balia di se stessa con «la sindrome da crepacuore» dopo la rapina, in un supermercato di Cremona. I due banditi autori dell'aggressione sono stati arrestati. La donna ora è ricoverata in Cardiologia, dopo sei ore passate in macchina sotto choc e la Terapia Intensiva. 

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Cosa è successo

La donna è stata aggredita il 13 dicembre scorso nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale Cremona Po, mentre caricava le borse della spesa nel baule, scrive il Corriere.

I rapinatori, Jenchi Guarda, 47enne pluripregiudicato, e Nicolas Renati, 22 anni, incensurato, l’hanno scaraventata a terra, scippata della borsa che teneva a tracolla con dentro soldi, carta bancomat, smartphone, chiavi di casa e sono fuggiti.

Poi si sono vantati del colpo in un video, mentre l'80enne rapinata rischiava di morire di crepacuore. È rimasta in macchina per più di sei ore, paralizzata dalla sindrome di Tako-Tsubo o cardiomiopatia da forte stress emotivo, poi ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva, quindi in Cardiologia. A dare l'allarme è stata la figlia della donna, preoccupata dopo 8 ore nelle quali non era riuscita mettersi in contatto con la donna. 

L'arresto dei rapinatori

L'arresto è avvenuto dopo un mese e mezzo di indagini, coordinate dal pm Francesco Messina. Sono stati catturati uno a Tortona, in Piemonte, l’altro a Limbiate. Con il bancomat rubato all’anziana, i due hanno fatto prelievi e speso quasi 4mila euro in abbigliamento e gioielli. Nella loro indagine, i poliziotti del dirigente Marco Masia sono partiti dai filmati registrati dal circuito di videosorveglianza del centro commerciale. Lunedì si è tenuto l’interrogatorio di garanzia. Restano in carcere.

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