Qualità della Vita 2019, trionfa Milano: è al primo posto, bocciato il Sud

Qualità della Vita 2019, trionfa Milano: è al primo posto, bocciato il Sud
Qualità della Vita 2019, trionfa Milano: è al primo posto, bocciato il Sud
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Lunedì 16 Dicembre 2019, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 09:00

Milano, fa il bis, confermando per il secondo anno consecutivo la sua leadership in 'Qualità della vita 2019', la graduatoria del Sole 24 Ore giunta alla trentesima edizione e pubblicata oggi sul quotidiano e sul sito. Sul podio accanto a Milano, ci sono Bolzano e Trento. L'ultima classificata, quest'anno, è Caltanissetta, con penultima Crotone e subito sopra Foggia. Roma si trova al 18mo posto, risalendo rispetto allo scorso anno di tre posizioni. La Qualità della vita 2019 è una versione extra large della tradizionale indagine del quotidiano sul benessere nei territori, su base provinciale: rispetto all'anno scorso, infatti, il numero di indicatori è aumentato da 42 a 90, divisi in sei macro aree tematiche che indagano altrettante componenti dello star bene.

Le classifiche di tappa sono: «Ricchezza e consumi», «Affari e lavoro», «Ambiente e servizi», «Demografia e società», «Giustizia e sicurezza», «Cultura e tempo libero». Milano vanta più record: oltre alla prima posizione nella classifica generale, ottiene anche il primato nella categoria «Affari e lavoro», il secondo posto nella classifica di tappa «Ricchezza e consumi» e il terzo in «Cultura e tempo libero». È negativa, invece, la performance in «Giustizia e sicurezza»: il capoluogo lombardo, con la sua provincia, si piazza in ultima posizione soprattutto per numero di reati denunciati e litigiosità. Un dato che potrebbe essere letto anche come segno che a Milano, a differenza di altre realtà geografiche, i cittadini denunciano di più i reati.

LA CLASSIFICA
Milano vanta più record: oltre alla prima posizione nella classifica generale, ottiene anche il primato nella categoria «Affari e lavoro», il secondo posto nella classifica di tappa «Ricchezza e consumi» e il terzo in «Cultura e tempo libero». E' negativa, invece, la performance in «Giustizia e sicurezza»: il capoluogo lombardo, con la sua provincia, si piazza in ultima posizione soprattutto per numero di reati denunciati e litigiosità. Un dato che potrebbe essere letto anche come segno che a Milano, a differenza di altre realtà geografiche, i cittadini denunciano di più i reati.

Subito dietro il capoluogo lombardo, nella classifica generale 2019, si confermano le province dell'arco alpino: sul podio ci sono anche Bolzano e Trento, rispettivamente al secondo e al terzo posto, seguite da Aosta. A spingerle sono i record «di tappa», ovvero le macro aree tematiche di cui è composta la classifica generale: Aosta è prima in «Ricchezza e consumi», Trento vince in «Ambiente e servizi» e Bolzano in «Demografia e società». Per gli altri record di tappa, Oristano è prima in «Giustizia e sicurezza» e Rimini in «Cultura e Tempo libero».

Nella top ten delle province più vivibili, dove si incontrano anche Trieste (5¦) e Treviso (8¦), quest'anno entra la provincia di Monza e Brianza, che sale di 17 posizioni fino alla sesta, Verona che ne guadagna sette e arriva al settimo posto e - a chiudere la top ten - Venezia e Parma che salgono rispettivamente di 25 e 19 piazzamenti. La coda della classifica è occupata dalle province del Sud: Caltanissetta occupa l'ultimo posto per la quarta volta nella storia dell'indice dopo le performance negative del 1995, nel 2000 e nel 2008. Foggia (105¦) e Crotone (106¦) la precedono di poco.

Su base regionale, riemerge la contrapposizione Nord-Sud, con Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia sul podio, seguite dal Veneto, presente nella top 10 con tre province, dall'Emilia Romagna - che cresce, soprattutto nella classifica di tappa «Affari e lavoro» - e dalla Lombardia.

In fondo alla classifica, invece, ci sono Sicilia e Calabria, rispettivamente ultima e penultima.

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