L’Achille Lauro che non ti aspetti. Cappellino nero da baseball, mascherina e un sacco colmo di regali, il cantautore e rapper si è presentato ieri mattina tra i bambini ricoverati nel reparto di cardiochirurgia pediatrica del Policlinico San Donato. I 22 piccoli degenti hanno sgranato gli occhi: italiani, camerunensi, tunisini, serbi, egiziani, algerini, romeni, tutti hanno riconosciuto il performer di Rolls Royce e Me ne Frego.
L’artista ha distribuito regali, giocato e cantato con loro, si è prestato a decine di foto, poi ha tagliato il panettone con medici e infermieri. «Ho potuto rivivere la magia del Natale attraverso lo sguardo dei bambini - ha detto Lauro - spero di aver raggiunto i loro cuori ed essere riuscito a donare loro un momento di serenità e felicità quanto loro hanno fatto con me». Ma il dono più grande del cantautore è stata una donazione da centomila dollari alla Fondazione no-profit del Gruppo San Donato: fondi che Achille Lauro ha raccolto nel corso di un evento unico, andato in scena lo scorso 7 dicembre.
L’artista ha reso visibili i suoi battiti del cuore e le sue emozioni mentre interpretava i brani del suo repertorio, grazie a sensori e strumentazioni hi-tech applicate sul petto.
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